Il territorio del comune di Grado si estende tra la foce dell'Isonzo e il mare Adriatico e la laguna omonima che copre una superficie di circa 90 km quadrati e che va da Porto Buso a Fossalon. Il capoluogo si trova sull'isola maggiore ed è diviso in numerose zone e rioni: Gravo vecia (la città antica racchiusa dal perimetro del castrum romano), Borgo de fora, Isola della Schiusa, Colmata, Centro, Squero, Città Giardino, Valle Goppion - ex Valle Cavarera, Grado Pineta, Primero.
La laguna comprende circa 30 isole. Oltre all'isola maggiore, sono abitate stabilmente anche l'isola della Schiusa, collegata a Grado con due ponti, e l'isola di Barbana. Nell'entroterra, rientra nel comune di Grado la frazione di Fossalon, una fertile area agricola ricavata con una bonifica nella prima metà del XX secolo, e Boscat. La Valle Cavanata, presso Fossalon, è dal 1996 una riserva naturale protetta.
La basilica patriarcale di Sant'Eufemia è il principale edificio religioso di Grado, arcidiocesi di Gorizia, basilica e antica chiesa cattedrale del soppresso patriarcato di Grado.
L'esterno, in stile paleocristiano, si presenta in mattoni e arenaria a vista e presenta rimaneggiamenti risalenti ai secoli XVII e XIX, in parte rimossi coi restauri eseguiti a metà novecento.
La facciata, rivolta sulla Piazza del Patriarcato, è ripartita a salienti e lesene e aperta da tre ampi finestroni, al disotto dei quali si intravedono le tracce dell'antico nartece, oggi scomparso. A essa è addossato sul lato destro il campanile, a cuspide, d'aspetto veneziano.
L'interno, ampio e luminoso, è diviso in tre navate, delimitate da colonne in marmi policromi, in parte di epoca romana, così come i capitelli, sorreggenti gli archi. Sulla parte alta e lungo le pareti perimetrali, si aprono numerosi e ampi finestroni, che illuminano l'ambiente e il sovrastante tetto a capriate.
Notevole è la decorazione musiva interna, in particolare per quanto riguarda il grande mosaico pavimentale, risalente alla fine del VI secolo. Sul lato sinistro della navata centrale si erge poi un alto ambone esagonale, di architettura moresca, con decorazioni scultoree del XIII secolo.
Nel presbiterio, decorato in alto da affreschi quattrocenteschi, trova posto la pala d'oro in argento sbalzato e cesellato, donato alla basilica nel 1372 dal nobile veneziano Donato Mazzalorsa. Ripartito in tre registri, entro cornici polilobate, raffigura: in quello superiore l'Annunciazione, il Cristo e i simboli degli Evangelisti, in quello inferiore una serie di archetti con figure di Santi e, nel registro centrale, Cristo in trono e San Marco che celebra messa.
Il Battistero
Il battistero è un monumento paleocristiano che sorge nel centro storico della città, al fianco della Basilica di San'Eufemia
Ha forma ottagonale, con vasca esagonale. La sua costruzione risale al VI secolo.
Basilica di Santa Maria delle grazie
La basilica è stata costruita alla fine del VI sec. per volontà del Patriarca Elia, che negli stessi anni completò la costruzione della Basilica di Sant'Eufemia e avviò i lavori per la prima chiesa di Barbana.
La chiesa venne edificata sul sito di una precedente basilica paleocristiana risalente alla prima metà del V sec.
I due stadi della costruzione risultano evidenti nell'interno, che i restauri dell'architetto Alessandro Rimini nel 1924 hanno ripristinato a due livelli. L'altare e la navata centrale sorgono al livello della basilica eliana, mentre la navata destra e parte dell'abside, coperte da mosaici decorativi con motivi geometrici ed epigrafi, risalgono alla prima edificazione e sono posizionate circa un metro più in basso.
La basilica ha curiosamente una base quadrata sia nella pianta che nell'alzato. L'interno è scandito da tre navate separate da due file di cinque colonne marmoree di provenienza diversa. Di particolare interesse l'altare, l'acquasantiera e la statua lignea della Madonna delle Grazie, tradizionale meta devozionale della popolazione gradese.
L'architettura della basilica è caratterizzata dal forte slancio verticale della navata centrale. La facciata in pietra e mattoni ha tre porte ed è ingentilita da una trifora.(Wuikipedia)
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