martedì 29 gennaio 2019

La quadrilogia di Elena Ferrante



La quadrilogia di Elena ferrante è la storia di un’amicizia tra due amiche, dall'infanzia sino all'età più avanzata, è una storia di crescita  vissuta diversamente da entrambe, che si intreccia con la vita di tantissimi personaggi; un racconto dell’’evoluzione della vita delle due donne protagoniste  e quella di una città, Napoli, vista e vissuta da vicino e da lontano, con tutte le sue contraddizioni.

Il primo volume “L’amica geniale” è incentrato sulla loro infanzia e la prima adolescenza; “Storia del nuovo cognome” si incentra sulla tarda adolescenza e sulla gioventù”; “Storia di chi fugge e di chi resta” del ‘tempo di mezzo’ ovvero tra i trenta e i quarant’anni, mentre l’ultimo  “Storia della bambina perduta”, ripercorre il periodo della ‘maturità e della vecchiaia’ quindi tra i cinquanta e i sessant’anni.
Alla fine degli anni cinquanta le due amiche vivono in un rione di Napoli, Lena, figlia di un usciere comunale, che diventa caparbiamente scrittrice famosa e stimata e Lila, che decide di non uscire mai da Napoli per restare nel rione, nella sua lingua e con i suoi personaggi tragici, tra palazzine sbreccate, la salumeria, la pasticceria, la scuola, il tunnel. Tutti i fatti e la vita dei numerosi personaggi  hanno come sfondo l’Italia con il periodo che va dagli anni ’50 fino ai giorni nostri.
La storia viene raccontata in prima persona da Elena sessantenne, ormai scrittrice di successo, che, a seguito della misteriosa scomparsa di Lila, decide di scrivere la lunghissima storia della loro amicizia. Racconta dell’influenza che Lila ha avuto in tutta la sua vita, anche nei lunghi anni di lontananza e come sia stata succube della sua intelligenza, della sua audacia e della sua ribellione.
"Capii che ero arrivata lì piena di superbia e mi resi conto che -in buona fede certo, con affetto- avevo fatto tutto quel viaggio soprattutto per mostrarle ciò che lei aveva perso e ciò che io avevo vinto. Ma lei se ne era accorta fin dal momento in cui le ero comparsa davanti e ora, rischiando attriti coi compagni di lavoro e multe, stava reagendo spiegandomi di fatto che non avevo vinto niente, che al mondo non c'era alcunché da vincere, che la sua vita era piena di avventure diverse e scriteriate proprio quanto la mia, e che il tempo semplicemente scivolava via senza alcun senso, ed era bello solo vedersi ogni tanto per sentire il suono folle del cervello dell'una echeggiare dentro il suono folle del cervello dell'altra"
 E’ un racconto molto introspettivo sulla vita nei diversi ruoli della donna come figlia, sorella, madre, moglie, amante, in cui le identità si perdono e si riacquistano attraverso le metamorfosi della vita, tra successi e fallimenti, illusioni e rancori, prepotenza e ubbidienza, invidia e amori esasperati. Le due donne sono alla continua ricerca di un cambiamento, di una rivalsa, di un riscatto economico o culturale. Sono ambedue geniali perché accomunate da una grande forza di volontà per rivendicare la propria libertà di pensiero e azione, e per non farsi soffocare da un sistema patriarcale dominato da violenza e sopraffazione. 

Non mi è piaciuto molto come viene raccontata Napoli attraverso la sfacciataggine dei protagonisti e la loro arte di arrangiarsi, senza alcuna possibilità di salvarsi, in una descrizione piuttosto stereotipata, con eccessi di volgarità e ferocia.
La scrittura della Ferrante, quasi sempre scorrevole, passa da un grande coinvolgimento  a lunghi passaggi noiosi, talvolta minuziosi, che rendono pesante la lettura dei quattro volumi.
Avevo letto solamente il primo volume e non avevo voluto leggere gli altri tre, perché non mi aveva particolarmente entusiasmato. Ma dopo la fiction ho voluto leggerli tutti più per curiosità, non vedevo l’ora di giungere alla fine ma devo confermare il mio giudizio precedente .
(R.M)

 

venerdì 25 gennaio 2019

La neve

                                   La neve 25 gennaio 2019

                                               
"Domandarsi perche'
quando cade la tristezza
in fondo al cuore
come la neve non fa rumore..."

da Emozioni
Lucio Battisti-Mogol



 Haiku
Neve abbondante
scivola dai rami
L'impermanenza



sabato 19 gennaio 2019

La figlia del matematico di Laura Kinsale


La figlia del matematico di Laura Kinsale è un romanzo ambientato in Inghilterra nel XIX secolo.
 La protagonista Archimedea Timms, detta Maddy, è una giovane quacchera,molto riservata che dedica le sue giornate alle opere pie e ad aiutare il padre cieco e studioso di matematica. Si trasferisce in campagna presso un cugino che dirige un manicomio per occuparsi dei pazienti e trova tra i ricoverati Christian Langland, duca di Jervaulx, un dongiovanni e scavezzacollo, geniale scienziato amico del vecchio Timms fatto rinchiudere dalla famiglia. Maddy, cerca di aiutarlo a dimostrare di non essere un pazzo, ma a causa della sua eccessiva fede religiosa vede il duca solo come un essere da salvare, un incarico divino cui adempiere, per cui questo renderà le cose difficili e ancor più complicate di quanto non siano.

 Pur trattandosi di un amore tra due personaggi così diversi, l’autrice riesce a coinvolgere il lettore sulla descrizione dei pensieri di lei e di lui e fa emergere i due protagonisti con tutti i loro pregi e difetti. Un romanzo rosa di un certo spessore che diventa angosciante, quando descrive le terapie utilizzate nel manicomio per curare il duca, che probabilmente aveva avuto un ictus. E’ una storia avvincente e a volte anche commovente dal finale scontato…però che ti lascia in suspence fino alla fine. Il titolo dell’edizione precedente era “Sull’orlo dell’abisso”, forse si addiceva di più.

 Per me è stata una lettura piacevole, dalla scrittura scorrevole, a volte un po’ prolissa verso il finale, lo consiglio a chi è appassionato di questo genere. Ho letto questo libro su Kindle io che, abituata ai libri di carta ero stata sempre un po' scettica… mi sono lasciata convincere per la comodità nel trasportarlo, la facilità di lettura e anche per non accumulare ancora libri in casa e non sprecare carta.

giovedì 10 gennaio 2019

Ritono a Blogger

Mi dispiace molto che iobloggo.com abbia chiuso, non so se potrò trasferire tutto il materiale pubblicato, quindi sto ritornando su Blogger. 

Prova