martedì 15 ottobre 2019

Nessuno scrive al colonnello di Gabriel García Márquez

Il colonnello aspetta da 15 anni la sua pensione per aver partecipato alla guerra civile. Ogni venerdì  resta in attesa della lancia che porta la posta, convinto che sia sempre la volta buona. Ma ogni venerdì la febbrile attesa, mascherata con pudore, è destinata ad andare delusa. Nessuno scrive al colonnello, nessuna busta con dentro la pensione. Con la moglie vivono in estrema miseria nella provincia di Macondo, vendendo pezzi della loro casa per poter mangiare e mantenere il gallo da combattimento, unico ricordo del figlio morto. Il pennuto, invidiatogli da tutti per la forza e la prestanza, è il loro bene più prezioso: coi suoi potenti artigli e la capacità di vincere nei combattimenti clandestini rappresenta l’unica risorsa per trascorrere con dignità l’ultimo scampolo di vecchiaia che resta loro…
Il colonnello di questo romanzo è l’embrione del Colonnello Aureliano Buendia di Cent’anni di solitudine, ma è anche, a differenza di quest’ultimo, uno dei personaggi cui García Márquez teneva di più. Un personaggio che sembra subire gli eventi con carattere remissivo, nel quale però si stratificano un dignitoso stato di decadenza ed un languido tono di malinconia. Il suo pindarismo nostalgico e la sua quasi infantile e cocciuta fiducia in quella pensione che deve arrivare per forza ed in quel gallo che non può fare altro che sbaragliare gli avversari è bilanciato dalla moglie, molto più concreta e pragmatica, in grado di andare oltre, con acume, alle illusioni di cui si circonda il marito per non voler ammettere di stare morendo di fame. In un confronto emotivo serrato ma mai sopra le righe, è lei a ristabilire razionalità nella loro esistenza misera. C’è compostezza in questa narrazione, un senso lieve di indefinitezza ed abbandono come una vecchia casa dalle pareti scrostate che pure tiene botta contro gli agguati del tempo. Il colonnello e la sua consorte, ciascuno col proprio microcosmo di convinzioni, sono come questa vecchia casa: non ci è detto se crolleranno in macerie sulle penne splendenti del gallo e sui suoi artigli affilati. Resta un magico alone di sospesa incertezza dal quale fa breccia la certezza che lo custodiranno fino alla fine come si custodisce la vita.
 http://www.mangialibri.com/libri/nessuno-scrive-al-colonnello

lunedì 14 ottobre 2019

Andalusia: Gibilterra-Malaga






 

Grotte di San Michele

Oltre 150 grotte si sono formate nel calcare poroso del promontorio, nei millenni, grazie a infiltrazioni di acqua piovana. I rivoli permanenti e gocce di acqua piovana calcarea hanno modellato magnifiche stalagmiti e stalattiti nel corso del tempo.
Quelle di San Michele sono le grotte più spettacolari. I loro interni sono enfatizzati da mirabili giochi di luci colorate. Nella sala più grande, la "Grotta della Cattedrale", è stato creato un auditorium con 100 posti a sedere per lo svolgimento di concerti di musica classica e moderna frequentati da oltre un milione di spettatori l’ anno.





In cima alla Rocca sembra di stare in cima al mondo e si può godere di una vista mozzafiato, da un'altezza di 426 m si vede la costa africana, dove le acque dell'Atlantico incontrano il Mediterraneo, la Costa del Sol spagnola e una vista panoramica della città di sotto con le banchine, i porti e le baie.




La  Rocca ospita la Riserva Naturale di Gibilterra, rinomata per i suoi sentieri unici che si snodano attraverso l'estensione della Riserva. Questi combinano la bellezza naturale della Riserva Naturale e le viste mozzafiato con alcuni siti di interesse storico. Noi abbiamo percorso il "Monkey Trail" (Sentiero delle Scimmie), riserva naturale delle uniche scimmie d'Europa.



 Malaga
Detta anche la capitale della Costa del Sol, Malaga è un’importante città storica e ambita meta turistica grazie alla sua vita culturale molto intensa e alla presenza del Museo Pablo Picasso e a oltre 30 strutture museali tra cui il Museo di Arte Contemporanea, il Museo del Vino e il Museo di Belle Arti. Il centro storico di Malaga è ricco di monumenti, tra cui l’Alcazaba, il Teatro Romano e il Castillo de Gibralfaro, stradine antiche e grandi viali alberati chiusi al traffico, ideali per rilassanti passeggiate e per fare shopping. - https://www.andalusiaspagna.com/malaga/
Detta anche la capitale della Costa del Sol, Malaga è un’importante città storica e ambita meta turistica grazie alla sua vita culturale molto intensa e alla presenza del Museo Pablo Picasso e a oltre 30 strutture museali tra cui il Museo di Arte Contemporanea, il Museo del Vino e il Museo di Belle Arti. Il centro storico di Malaga è ricco di monumenti, tra cui l’Alcazaba, il Teatro Romano e il Castillo de Gibralfaro, stradine antiche e grandi viali alberati chiusi al traffico, ideali per rilassanti passeggiate e per fare shopping. - https://www.andalusiaspagna.com/malaga/
Detta anche la capitale della Costa del Sol, Malaga è un’importante città storica e ambita meta turistica grazie alla sua vita culturale molto intensa e alla presenza del Museo Pablo Picasso e a oltre 30 strutture museali tra cui il Museo di Arte Contemporanea, il Museo del Vino e il Museo di Belle Arti. Il centro storico di Malaga è ricco di monumenti, tra cui l’Alcazaba, il Teatro Romano e il Castillo de Gibralfaro, stradine antiche e grandi viali alberati chiusi al traffico, ideali per rilassanti passeggiate e per fare shopping. - https://www.andalusiaspagna.com/malaga/
 Malaga è una città portuale affacciata sulla Costa del Sol, nel Sud della Spagna. I grattacieli che ospitano hotel e resort svettano alle spalle di spiagge di sabbia gialla. Sopra la città moderna incombono le due enormi fortezze locali risalenti al periodo della dominazione araba, l'Alcazaba e il castello di Gibralfaro, ormai in rovina.



Alcazaba
L'Alcazaba di Málaga  è una fortezza di epoca musulmana, costruita su una fortezza preesistente di origine fenicia. Si trova alle falde del monte Gibralfaro, sulla cima del quale si trova il castello dello stesso nome. Alcazaba e castello sono collegati da un passaggio del monte protetto da una doppia muraglia a zigzag chiamato La Coracha. Occupava l'estremo est delle mura della città, come tutte le alcazaba musulmane, all'interno delle mura.
L'Alcazaba si trova inoltre vicino al teatro romano di Malaga, al parco della città e davanti al porto, in un'enclave singolare.



 





















 Cortile con un antico albero di fico vicino al Museo Picasso



La cattedrale dell'Incarnazione di Malaga ( Catedral de la Encarnación de Málaga) è uno dei più importanti monumenti rinascimentali dell'Andalusia. Situata in pieno centro storico a breve distanza dal porto e dalla collina di Gibralfaro, la cattedrale si staglia nel panorama cittadino con la sua ampia volumetria. Sorge sul sito di un'antica moschea (della quale rimane solamente il patio degli aranci)
La facciata è suddivisa in due ordini con colonne corinzio al livello inferiore e composito a quello superiore. Delle due torri campanarie che fiancheggiano la facciata solamente una, quella settentrionale, è stata completata e misura 84 metri di altezza.
L'interno, diviso in tre navate fiancheggiate da cappelle, misura 97 metri di lunghezza per 62 di larghezza e 35 di altezza. Le volte riccamente decorate poggiano su pilastri con colonne corinzie. Degno di nota è il gigantesco coro, costruito dal 1595 al 1632 da Vergara il Giovane e Díaz de Palacios, con stalli in legni pregiati (mogano, cedro e granadillo, portati appositamente dall'America) scolpiti da Luiz Ortiz e José Micael e ornati da 40 statue di santi di Pedro de Mena. Pregevole anche il deambulatorio, fiancheggiato da quattro cappelle, delle quali la prima (quella della Virgen de los Reyes) contiene un retablo di epoca barocca e le statue oranti dei Re Cattolici.




 





 

 











 Fine
Qui la prima parte del viaggio

Detta anche la capitale della Costa del Sol, Malaga è un’importante città storica e ambita meta turistica grazie alla sua vita culturale molto intensa e alla presenza del Museo Pablo Picasso e a oltre 30 strutture museali tra cui il Museo di Arte Contemporanea, il Museo del Vino e il Museo di Belle Arti. Il centro storico di Malaga è ricco di monumenti, tra cui l’Alcazaba, il Teatro Romano e il Castillo de Gibralfaro, stradine antiche e grandi viali alberati chiusi al traffico, ideali per rilassanti passeggiate e per fare shopping. - https://www.andalusiaspagna.com/malaga/
Detta anche la capitale della Costa del Sol, Malaga è un’importante città storica e ambita meta turistica grazie alla sua vita culturale molto intensa e alla presenza del Museo Pablo Picasso e a oltre 30 strutture museali tra cui il Museo di Arte Contemporanea, il Museo del Vino e il Museo di Belle Arti. Il centro storico di Malaga è ricco di monumenti, tra cui l’Alcazaba, il Teatro Romano e il Castillo de Gibralfaro, stradine antiche e grandi viali alberati chiusi al traffico, ideali per rilassanti passeggiate e per fare shopping. - https://www.andalusiaspagna.com/malaga/
Detta anche la capitale della Costa del Sol, Malaga è un’importante città storica e ambita meta turistica grazie alla sua vita culturale molto intensa e alla presenza del Museo Pablo Picasso e a oltre 30 strutture museali tra cui il Museo di Arte Contemporanea, il Museo del Vino e il Museo di Belle Arti. Il centro storico di Malaga è ricco di monumenti, tra cui l’Alcazaba, il Teatro Romano e il Castillo de Gibralfaro, stradine antiche e grandi viali alberati chiusi al traffico, ideali per rilassanti passeggiate e per fare shopping. - https://www.andalusiaspagna.com/malaga/


Andalusia

Prima Parte

Voglio condividere alcune mie foto del viaggio in Andalusia. Il viaggio è avvenuto dal 7 al 13 luglio 2019 Accanto alle foto appongo una breve descrizione dei luoghi visitati, ricchi di fascino e di storia.
L'Andalusia è una regione autonoma sulla costa meridionale della Spagna che ha subito la dominazione moresca dall'VIII al XV secolo e i sengi di questa lunga storia  sono visibili nel patrimonio architettonico delle città


venerdì 4 ottobre 2019


GIORNATA NAZIONALE IN MEMORIA DELLE VITTIME DELL'IMMIGRAZIONE

(Il 3 ottobre è stato scelto dal Parlamento Italiano in quanto è il giorno in cui sono morti nel 2013, 368 migranti annegati nel naufragio al largo di Lampedusa)

Solo andata
(
Erri De Luca n. a Napoli il 20/5/1950)

Siamo gli innumerevoli
raddoppia ogni casella di scacchiera
lastrichiamo di corpi il vostro mare
per camminarci sopra

Non potete contarci:
se contati aumentiamo,
figli dell'orizzonte
che ci rovescia a sacco

Nessuna polizia può farci prepotenza
più di quanto già siamo stati offesi
faremo i servi, i figli che non fate
le nostre vite i vostri libri di avventura

Portiamo Omero e Dante,
il cieco e il pellegrino
l'odore che perdeste
l'uguaglianza che avete sottomesso

Da qualunque distanza
arriveremo a milioni di passi
noi siamo i piedi e vi reggiamo il peso
spaliamo neve, pettiniamo prati

Battiamo tappeti
raccogliamo il pomodoro e l'insulto
noi siamo i piedi
e conosciamo il suolo passo a passo

Noi siamo il rosso e il nero della terra
un oltremare di sandali sfondati
il polline e la polvere
nel vento di stasera

Uno di noi, a nome di tutti,
ha detto "non vi sbarazzerete di me
va bene, muoio, ma in tre giorni
risuscito e ritorno"

In braccio al Mediterraneo
migratori di Africa e di oriente
affondano nel cavo delle onde.
il pacco dei semi portati da casa
si sparge tra le alghe e i capelli
La terraferma Italia è terrachiusa.
Li lasciamo annegare per negare.

(Da: Solo andata, 2014)