Fiori sopra l'inverno di Ilaria Tuti è unThriller psicologico che parla di un caso di omicidi seriali avvenuto a Travenì, piccolo paesino delle Dolomiti friulane, nome di fantasia, che dalle descrizioni corrisponde al luogo natio della scrittrice.
"C'era una leggenda che gravava su quel posto. Una di quelle che si appiccicano ai luoghi come un odore persistente. Si diceva che in autunno inoltrato, prima che le piogge si tramutassero in neve, il lago alpino esalasse respiri sinistri."
Il caso viene affidato alla commissaria Teresa Battaglia, protagonista del romanzo, burbera dai modi bruschi ma amata e stimata dai colleghi e dai sottoposti, che riesce ad analizzare gli eventi per interpretare la psiche del carnefice e trovare la verità.
«Tra i boschi e le pareti rocciose a strapiombo, giù nell'orrido
che conduce al torrente, tra le pozze d'acqua smeraldo che profuma di
ghiaccio, qualcosa si nasconde. Me lo dicono le tracce di sangue, me lo
dice l'esperienza: è successo, ma potrebbe risuccedere. Questo è solo
l'inizio. Qualcosa di sconvolgente è accaduto, tra queste montagne.
Qualcosa che richiede tutta la mia abilità investigativa. Sono un
commissario di polizia specializzato in profiling, e ogni giorno cammino
sopra l'inferno. Non è la pistola, non è la divisa: è la mia mente la
vera arma. Ma proprio lei mi sta tradendo. Non il corpo acciaccato
dall'età che avanza, non il mio cuore tormentato. La mia lucidità è a
rischio, e questo significa che lo è anche l'indagine. Mi chiamo Teresa
Battaglia, ho un segreto che non oso confessare nemmeno a me stessa, e
per la prima volta nella vita ho paura». (Dalla quarta di copertina)
La narrazione degli eventi si articola su due filoni storici: il passato che va dal 1976 al 1993 e il presente. L'ambientazione temporale passa dal presente al passato in più occasioni, e questo potrebbe disorientare un po' il lettore all'inizio, ma poi, pagina dopo pagina, i salti temporali consentono di collocarsi nelle due epoche in cui si svolgono i fatti narrati e di coinvolgere sempre di più l'attenzione fino al finale alquanto imprevisto,almeno per me.
E' un libro dallo stile semplice e scorrevole, dalle vivide descrizioni dei luoghi, i boschi, la vegetazione, la bruma che spesso avvolge le cose, del ghiaccio che crea immobilità nel paesaggio, della comunità chiusa,che preferisce nascondere anche le cose più atroci pur di conservare un apparente rigore.
Letto questa estate in cartaceo.
Lo consiglio a chi ama questo genere.