Natività di Sandro Botticelli
Auguri di buon Natale con le parole di Don Tonino Bello
Andiamo fino a Betlem, come i pastori.
L'importante è muoversi. Per Gesù Cristo vale la pena lasciare tutto: ve
lo assicuro. E se, invece di un Dio glorioso, ci imbattiamo nella
fragilità di un bambino, con tutte le connotazioni della miseria, non ci
venga il dubbio di aver sbagliato percorso.
Perché, da quella notte, le fasce della
debolezza e la mangiatoia della povertà sono divenuti i simboli nuovi
dell'onnipotenza di Dio. Anzi, da quel Natale, il volto spaurito degli
oppressi, le membra dei sofferenti, la solitudine degli infelici,
l'amarezza di tutti gli ultimi della terra, sono divenuti il luogo dove
egli continua a vivere in clandestinità. A noi il compito di cercarlo. E
saremo beati se sapremo riconoscere il tempo della sua visita.
Mettiamoci in cammino, senza paura. Il Natale
di quest'anno ci farà trovare Gesù e, con lui, il bandolo della nostra
esistenza redenta, la festa di vivere, il gusto dell'essenziale, il
sapore delle cose semplici, la fontana della pace, la gioia del dialogo,
il piacere della collaborazione, la voglia dell'impegno storico, lo
stupore della vera libertà, la tenerezza della preghiera.
Allora, finalmente, non solo il cielo dei
nostri presepi, ma anche quello della nostra anima sarà libero di smog,
privo di segni di morte, e illuminato di stelle.
E dal nostro cuore, non più pietrificato dalle delusioni, strariperà la speranza.