domenica 31 maggio 2020

Storia di Amina di Novella Capoluongo

Storia di Amina di Novella Capoluongo Pinto 

EditriceUniversosud

In questo romanzo, l'autrice racconta la storia vera di sua madre, Amina e di tutta la sua famiglia di origine, nel periodo che va dagli anni 30 fino ai gioni nostri.
E' la storia vissuta da una donna che aveva visto "l'irrazionale" come componente fondamentali delle più importanti scelte della sua vita.  Una donna libera, che riesce a vincere ogni coercizione autoritaria, sia della famiglia che del potere politico di quei tempi, una donna forte e determinata che abbandona tutto per seguire il suo vero amore a Teheran e, durante la seconda guerra mondiale, in India dove affronta la prigionia.

Intorno alla figura di Amina, sono ritratti molti personaggi, sapientemente descritti nella loro storia,  che suscitano emozioni, perchè "i sentimenti umani non conoscono differenze di sesso, di razza, di religione, ma quando sono autentici e sinceri sono gli stessi in qualsiasi latitudine"
 E' un libro molto coinvolgente non solo per la narrazione dei fatti veramente accaduti alla  famiglia dell'autrice, ma per le descrizioni dei paesaggi, il deserto, la luna, l'ululato della tempesta dei monsoni, che avvolgono il lettore in quelle atmosfere orientali, molto misteriose e lo trasportano in un mondo di fiaba.
Molto piaciuto, lo consiglio.

sabato 23 maggio 2020

Poesia Montale A galla


A galla

Chiari mattini,
quando l'azzurro è inganno che non illude,
crescere immenso di vita,
fiumana che non ha ripe né sfocio
e va per sempre,
e sta - infinitamente.
Sono allora i rumori delle strade
l'incrinatura nel vetro
o la pietra che cade
nello specchio del lago e lo corrùga.
E il vocìo dei ragazzi
e il chiacchiericcio liquido dei passeri
che tra le gronde svolano
sono tralicci d'oro
su un fondo vivo di cobalto,
effimeri...

Ecco, è perduto nella rete di echi,
nel soffio di pruina
che discende sugli alberi sfoltiti
e ne deriva un murmure
d'irrequieta marina,
tu quasi vorresti, e ne tremi,
intento cuore disfarti,
non pulsar più! Ma sempre che lo invochi,
più netto batti come
orologio traudito in una stanza
d'albergo al primo rompere dell'aurora.
E senti allora,
se pure ti ripetono che puoi
fermarti a mezza via o in alto mare,
che non c'è sosta per noi,
ma strada, ancora strada,

e che il cammino è sempre da ricominciare.


(Eugenio Montale)

mercoledì 13 maggio 2020

Lungo petalo di mare di Isabel Allende

 

"1939. Alla fine della Guerra civile spagnola, il giovane medico Víctor Dalmau e un’amica di famiglia, la pianista Roser Bruguera, sono costretti, come altre migliaia di spagnoli, a scappare da Barcellona. Attraversati i Pirenei, a Bordeaux, fingendosi sposati, riescono a imbarcarsi a bordo del Winnipeg, il piroscafo preso a noleggio da Pablo Neruda per portare più di duemila profughi spagnoli in Cile – il “lungo petalo di mare e neve”, nelle parole dello stesso poeta –, in cerca di quella pace che non è stata concessa loro in patria. Lì hanno la fortuna di essere accolti con generosa benevolenza e riescono presto a integrarsi, a riprendere in mano le loro vite e a sentirsi parte del destino del paese, solo però fino al golpe che nel 1973 fa cadere il presidente Salvador Allende. E allora, ancora una volta, si ritroveranno in esilio, questa volta in Venezuela, ma, come scrive l’autrice, “se si vive abbastanza, i cerchi si chiudono”. La commovente storia di un uomo e una donna in fuga per sopravvivere agli sconvolgimenti della Storia del Ventesimo secolo."

Un libro che affronta problemi quali l'esilio, separazioni, radici, dolore, che si presta a profonde riflessioni e riesce a coinvolgere il lettore in tuttte le vicende del romanzo.

Isabel Allende rivela che “Questo è un romanzo, ma i fatti e i personaggi storici sono reali. Quelli inventati sono ispirati a persone che ho conosciuto. Non mi sono dovuta immaginare molte cose, …Questo libro si è scritto da solo, come se me lo stessero dettando”

Ciascun capitolo del romanzo inizia con una citazione di Pablo Neruda, la cui voce diventa il filo conduttore della narrazione: “In mezzo alla notte mi domando:/che avverrà del Cile?/Che ne sarà della mia povera povera/patria buia?” (Pablo Neruda, Insonnia, in Memoriale di Isla Negra)

 Lo consiglio.






lunedì 11 maggio 2020

Coltivo gerani


A mia madre

A mia madre

 

Ti vedo nei sogni.

Mi stringi la mano

e mi conduci lontano

su un lembo di nuvole,

sulle ali del tempo,

oltre ogni confine.

Mi parli in silenzio

con gli occhi dell'amore

e mi tieni stretta

nell'abbraccio dei ricordi

tessuti con fili di seta

nella trama della vita.

Crostata alle fragole

IMPASTO
75g di burro a pezzi
150 g di farina
1 pizzico di sale
mezzo cucchiaino di zucchero vsnigliato
50 g di acqua
Procedimento V. libro bimby crostata di mele

Farcita con crema pasticciera, fragole e kiwi

Link

https://paginequotidiane.wordpress.com/