La celebrazione della Giornata della Memoria in Craft, dove è stato ricostruito un lager nazista, con il gruppo + Donna Zero Violenza, è avvenuta attraverso riflessioni, letture di brani e poesie e una mostra di opere realizzate con l'Intelligenza arificiale.
Il Giorno della Memoria ha significato essere insieme nella perfetta unione tra avatar e
persona, in un angolo di Metaverso, per celebrare il
Giorno della Memoria, istituito dal Parlamento italiano con la legge
n.211 del 20 luglio 2000 e dall’Assemblea generale della Nazioni Unite
nel 2005, per rinnovare la memoria di quel 27 gennaio 1945, in cui le
truppe dell’armata rossa liberarono il campo di concentramento di
Auschwitz-Birkenau, rendendo visibile a tutti e a tutte l’orrore degli
stermini perpetrati ai danni di ebrei, zingari, omosessuali, testimoni
di Geova e oppositori del nazi-fascismo.
Le letture di passi da “La memoria rende liberi” di Liliana Segre, a
cura di Rosanna Galvani, di “Auschwitz” di Salvatore Quasimodo, a cura
di Eva Kraai alias Francesca M. R. Bertolami, di testi scritti e letti
per l’occasione da Sergeij Zarf alias Mario Fontanella, Laura Antichi, Luciana Mattei e Fiona
Saiman alias Baldini Lucia. Io ho letto la mia poesia "L'ultima farfalla" che potete leggere qui ed è stata rappresentata nella mostra su un pannello.
Riporto le riflessioni di Lorenza Colicigno:
"Può accadere di nuovo, poiché, al di là del dato numerico sicuramente agghiacciante e insuperato che io sappia, ciò che sopravvive è la sostanza della shoah, cioè l’odio che non divide i popoli, ma regola le logiche di potere che muovono i governi a manipolare il dato geneticamente e antropologicamente determinato che è l’aspetto brutale della natura umana, aspetto violento che la cultura, sempre bifronte, ha voluto e saputo o aizzare o sopire a seconda dei periodi storici, dell’evoluzione culturale, delle dinamiche del potere internazionale.E’ evidente a tutti e tutte noi, che viviamo una situazione di pace, pur sempre minacciata, che la sempre maggiore consapevolezza dei Diritti delle Persone ha generato un rifiuto più deciso e diffuso della violenza e in particolare della sua forma storicamente più recente e devastante: il nazi fascismo, la seconda guerra mondiale e la shoah. Ma il negazionismo riaffiora, l’antisemitismo serpeggia."
Purtroppo è proprio vero che il negazionismo stia riaffiorando e l'antisemitismo sta tornando a serpeggiare. L'uomo fa proprio molta fatica ad imparare dai propri errori, anzi, spesso non impara proprio!
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