martedì 9 dicembre 2025

Il Presepe

 

Il Presepe 

M'incanta ancora il presepe

la finzione e il mistero,

le casette di cartone,

il fiume di stagnola, 

il via vai dei pastori

e il prato col muschio,

 quello vero. 

La maestra e i bambini,

manualità e fantasia, 

per ogni mese una statuina:

gennaio col macellaio,

febbraio, col venditore di formaggio, 

marzo col pollivendolo,

 aprile con le uova,

 maggio con  gli sposi,

 giugno col panettiere,

 luglio coi pomodori , 

agosto con i colombi, 

settembre col seminatore,

 ottobre coll’uva e le botti,

 novembre con le caldarroste, 

dicembre col pescivendolo. 

RM ( © )

domenica 7 dicembre 2025

Gin Game

 Ieri sera a teatro

 Gim Game di Donald L. Coburn, con con Giuseppe Pampieri e Pamela Villoresi, regia di Giampiero Francese (lucano).

Weller Martin (Paolo Ferrari) e Fonzia Dorsey (Valeria Valeri), due pensionati che si ritrovano a vivere in una casa di riposo e a trovare in un mazzo di carte l'unica ragione di vita.

  Il duello dalle carte si sposta immediatamente sul piano della vita reale e, voltando una carta dopo l'altra, i due mettono sul tavolo anche le proprie miserie, Weller è rabbioso nel vedersi sempre battuto al gioco da Fonzia, che gli ripropone così alla mente i fallimenti della propria vita professionale; reagisce malamente, con bestemmie ed imprecazioni, con insulti.  Per vendicarsi rvela le falsità che Fonzia ha costruito su se stessa: la propria agiata condizione economica, in realtà è assistita dallo Stato; e l'inesistente affetto della famiglia: in realtà figlio e sorella ignorano totalmente la sua esistenza. 

Un classico scontro tra i due attori: Giuseppe Pambieri che porta magnificamente i suoi 80 anni e Pamela Villoresi che per avvicinarsi alla sua di età s’invecchia con una parrucca bianca. 

Il testo di questa opera nel 1978 si fregiò del Premio Pulitzer per la drammaturgia. Un testo da cui sono transitati Paolo Stoppa e Franca Valeri, Paolo Ferrari e Valeria Valeri, Massimo De Francovich e Valeria Moriconi.

Un argomento ancora attuale, adatto ad un'opera tragi-comica; in quasi mezzo secolo non è cambiato poi di molto la prospettiva umana ed esistenziale delle case di riposo.  I due contendenti soffrono la solitudine però appaiono  come soggetti vivi, pimpanti e combattivi, molto bravi. L'audio non sempre buono, scene un po' ripetitive, comunque mi è piaciuta. 

 


mercoledì 3 dicembre 2025

Genovese di tonno spalmabile o con la pasta

Ho creato questa ricetta

 Crema alla cipolla 

Ingredienti x 2 persone 

 150 g cipolle a metà

25 g porro 

25 g olio d'oliva

1 pizzico di sale

1 pizzico di origano secco

1/4 di cucchiaino di polvere rossa di peperone

2 03 filetti di aciughe

1 cucchiaino di dado 

190 g di acqua o 130 g

fette di tonno da1 kg 

1 pizzico di pepe

aneto o prezzemolo

Preparazione 

  1. Mettere a bagno le cipolle in acqua e sale x 2 ore
  2.  Nel boccale cipolle e porro, /3 sec. vel.5
  3. aggiungi olio, (sale forse no)origano ì,paprika19 min./120°/vel.1
  4. aggiungi acqua cuocere 4 minuti/120°/vel.1 (se il pesce lo cuoci a parte metti meno acqua)
  5. Posizionare il varoma e cuocere il tonno 5 min./varoma/vel.1( controllare se è cotto)

  Questa crema da spalmare sulle fette di tonno 

Se per il pesce si segue questo procedimento in padella, nel bimby mettere meno acqua al punto 4

In una padella con poco olio cuocere  il filetto di tonno tagliato a grossi dadini e lasciarlo cuocere a fuoco  vivace per cinque minuti, sfumare con mezzo bicchiere di vino bianco, salare e pepare.

Aggiungere al tonno il sugo della genovese fatto nel bimby

Cuocere la pasta "Zita" al dente,  versarla nel sugo alla genovese, a piacere aggiungere formaggio pecorino grattugiato e altro pepe. Buona genovese a voi!


lunedì 1 dicembre 2025

Ferito a morte

La vicenda narrata in Ferito a morte si svolge nell’arco di circa undici anni, dall’estate del 1943, quando, durante un bombardamento, il protagonista Massimo De Luca incontra Carla Boursier, fino al giorno della sua partenza per Roma, all’inizio dell’estate del 1954. Tra questi due momenti il racconto procede per frammenti e flash, ognuno presente e ricordato, ognuno riferito ad un anno diverso, anche se tutti sembrano racchiusi, come per incanto, nello spazio di un solo mattino: la pesca subacquea, la noia al Circolo Nautico, il pranzo a casa De Luca…. Negli ultimi tre capitoli vi è poi come una sintesi di tutti i successivi viaggi di Massimo a Napoli, disincantati ritorni nella città ..."(Mondadori)

 La vera protagonista di questo romanzo  è Napoli: una città «che ti ferisce a morte o t'addormenta, o tutt'e due le cose insieme». E'  «La Foresta Vergine», odiata e amata, temuta, sconfitta e sempre sognata.  Una Napoli che si sveglia dopo la fine della guerra e  che vive nella psicologia del miracolo, sempre nell'attesa di un fatto straordinario tale da mutare di punto in bianco la sua situazione. 

 Nei dialoghi di questi giovani della borghesia napoletana ci sono le illusioni e  le disillusioni, la nostalgia e  i ricordi di belle giornate.Tra  i rimpianti per le grandi occasioni mancate c'è Carla, l'unica donna, irraggiungibile,  un fantasma o un sogno. 

 Nella luce calda e accecante di un'estate che non vuole morire, il colore che predomina è l’azzurro, quello mutevole del mare e quello inalterabile del cielo, tutto descritto da incantevoli immagini e vivaci descrizioni : «Una grande striscia rossa all’orizzonte, un rosso sfarzoso, e sopra nitido il profilo di lavagna viola delle isole, Ischia, Procida, Vivaro. Anche Capo Miseno, nella distanza, è come un’isola sospesa sul mare. Il cielo, verde acquamarina sulle nostre teste, dietro Monte Solaro, dove annotta, è di cartavelina blu trasparente. Un’increspatura lunga s’avvicina rabbrividendo veloce dalla parte dove è sparita la scia del vaporetto...»

Ho avuto difficoltà a leggere questo libro, l'ho iniziato per ben due volte e lasciato...Mi disperdevo tra i salti temporali dei dialoghi che passano dalla prima  alla terza persona, in una prosa che non presenta lo stile narrativo della prosa letteraria.

Di Raffaele La Capria, avevo letto un suo libro, La neve sul Vesuvio. L'avevo letto ai miei alunni  come pre-testo in un progetto di sperimentazione di un"Laboratorio di clinica di apprendimento" . Un libro di tutt'altro stile che racconta la fatica di crescere del protagonista, Tonino, dal tempo dell'infanzia fino alla pubertà. Perciò forse anche la mia delusione nel leggere questo libro. Comunque è un libro vincitore del premio Strega del1961 e,  forse bisogna rileggerlo, come consiglia  Sandro Veronesi, in un suo recentissimo contributo sul «Corriere della Sera», " è come un boomerang che ritorna, tanto vale rileggerlo o almeno di  rileggere il primo capitolo." 

Nel gruppo "La Potenza dei libri", molti non sono riusciti a leggere il libro , qualcuno a cui è piaciuto ha parlato della Napoletanità, della bellezza delle descrizioni,  del periodo storico che bisogna considerare e di leggerlo come una poesia e rileggerlo.

martedì 25 novembre 2025

Giornata contro la violenza delle donne 2025

 La Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne è una ricorrenza istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999.

Ancora grave questa piaga che affligge il nostro tempoogni 10 minuti lo scorso anno una donna da qualche parte nel mondo viene uccisa da una persona a lei cara, partner o ex, o parenti stretti.

 La chiesa oggi festeggia Santa Caterina di Alessandria, secondo la tradizione vergine e martire ad Alessandria, ricolma di acuto ingegno, sapienza e forza d’animo. Il suo corpo è oggetto di pia venerazione nel monastero sul monte Sinai.

 

 

 Ho fatto delle ricerche su Ipazia d'Alessandria, una filosofa, matematica e astronoma pagana vissuta  tra il 355 e il 370 D. C. assassinata da monaci cristiani fanatici nel 415 d.C.,  un simbolo della martire del pensiero laico e dalle mie ricerche è emerso che Santa Caterina d'Alessandria e Ipazia sono due figure femminili di Alessandria d'Egitto. Pare che, da fonti storiche accertate, Santa Caterina sia un personaggio creato per oscurare la figura di Ipazia, "per accezione letterale e ascendenza etimologica, possiamo definire Caterina d’Alessandria una Santa fantasma: non tanto per la sua inesistenza storica – poiché storicamente esistette anche se con altro nome e fu martire anche se in un’altra epoca e di un altro, antitetico potere – quanto per la sua natura di phantasma, nel senso che questa parola ha nella lingua greca. Il manifestarsi di un rimosso, un simulacro della phantasia che vive nell’iconografia."

https://www.engramma.it/eOS/index.php?id_articolo=4485

Comunque rendiamo onore a queste due donne martiri! 

 

giovedì 20 novembre 2025

Haiku d'autunno

 


Poesia breve: immagini ed emozioni in 17 sillabe

E si fa sera
Nelle ombre del tramonto
un pescatore
------------ 
Fine estate
Nella brezza leggera
vele spiegate
 ------------
I peperoni
al sole di settembre
Cruschi in padella
-------------
Foglie ingiallite
nel giardino d'autunno
Battito d'ali
------------- 
L'ultimo fiore
tra foglie ingiallite
Scorre l'autunno
 -------------
Nel mare mosso
i riflessi di luna
Un tremolio
------------- 
Svapora l'alba
tra nuvole dorate
sulla rugiada 
-------------- 
 
Tra rami spogli
s'è impigliato il sole
Tramonto rosso
-----------------
Tanka su haiku di Alis
un vento freddo
strappa le poche foglie -
l'ultimo bacio

La gerbenia fiorisce
tra foglie ingiallite
 
(oggi blogger non mi fa inserire le immagini) 
 

martedì 28 ottobre 2025

L'architettrice di Melania Mazzucco

 


"Nel maggio del 1624 un uomo accompagna la figlia sulla spiaggia di Santa Severa, dove si è arenata una creatura chimerica. Una balena. Esiste anche ciò che è al di là del nostro orizzonte, è questo che il padre insegna a Plautilla. Una visione che contribuirà a fare di quella bambina un’artista, misteriosa pittrice e architettrice nel torbido splendore della Roma barocca. Melania Mazzucco disegna un grande ritratto di donna tornando alle sue passioni di sempre, il mondo dell’arte e il romanzo storico.

Giovanni Briccio è un genio plebeo, osteggiato dai letterati e ignorato dalla corte: materassaio, pittore di poca fama, musicista, popolare commediografo, attore e poeta. Bizzarro cane randagio in un’epoca in cui è necessario avere un padrone, Briccio educa la figlia alla pittura, e la lancia nel mondo dell’arte come fanciulla prodigio, imponendole il destino della verginità. Plautilla però, donna e di umili origini, fatica a emergere nell’ambiente degli artisti romani, dominato da Bernini e Pietro da Cortona. L’incontro con Elpidio Benedetti, aspirante scrittore prescelto dal cardinal Barberini come segretario di Mazzarino, finirà per cambiarle la vita. Con la complicità di questo insolito compagno di viaggio, diventerà molto piú di ciò che il padre aveva osato immaginare. Melania Mazzucco torna al romanzo storico, alla passione per l’arte e i suoi interpreti. Mentre racconta fasti, intrighi, violenze e miserie della Roma dei papi, e il fervore di un secolo insieme bigotto e libertino, ci regala il ritratto di una straordinaria donna del Seicento, abilissima a non far parlare di sé e a celare audacia e sogni per poter realizzare l’impresa in grado di riscattare una vita intera: la costruzione di una originale villa di delizie sul colle che domina Roma, disegnata, progettata ed eseguita da lei, Plautilla, la prima architettrice della storia moderna."(editore)

Plautilla Bricci, Casino del Vascello, 1663, Roma (Archivio di Stato)

 L’Architettrice di Melania Mazzucco è un romanzo storico che narra la vita della prima "architettrice", della storia, Plautilla Bricci,veramente esistita (Roma, 13 agosto 1616 – Roma, 13 dicembre 1705). 

 Un libro molto coinvolgente per la descrizione dei personaggi realmente vissuti, delle opere d'arte, dei luoghi di Roma del Seicento. Vivace anche lo stile  e la scrittura scorrevole, ma appesantita da troppi particolari e dai dialoghi senza virgolette che diventano un po' dispersivi. Anche la narrazione in parallelo della progettazione della villa del Vascello da parte della Bricci e della sua distruzione durante i combattimenti per la difesa della Repubblica Romana mi hanno annoiata un po'.

Comunque attraverso queste 568 pagine, mi è molto piaciuto seguire il lungo cammino di questa donna libera, Plautilla Bricci, fino a poco tempo fa pressoché ignorata, a cui è stata restituita la voce, la vita, la storia e il nome dimenticato.

(Letto su Kindle) 

mercoledì 22 ottobre 2025

La camera azzurra di Georges Simenon

La camera azzurra (titolo originale La Chambre bleue) è un romanzo  di Georges Simenon  del 1964. 

Tony Falcone è figlio di un immigrato italiano stabilitosi in Francia, a Saint Justin, un borgo (i suoi abitanti non amano che si chiami paese), vicino a Poitiers.  Cresciuto assieme al fratello minore e senza la madre, ha dovuto lavorare sodo fin da bambino,  ora conduce una piccola attività di vendita e assistenza di macchine agricole, che lo porta a girare nella regione per buona parte della settimana. Ha scelto come moglie Gisèle, una donna solida e gran lavoratrice come lui e una madre amorevole  verso la loro unica figlia, Marianne.

Una sera tornando a casa, Tony incontra Andrée Despierre, sua vecchia compagna di scuola, figlia di una aristocratica famiglia del posto decaduta, che ha sposato Nicolas Despierre, anche lui ex compagno di scuola, la cui madre oltre a possedere la drogheria più importante della zona, è proprietaria di buona parte della regione. Tony aveva sempre considerato Andrée una figura altera e irraggiungibile e quella sera  la donna gli confessa che è stata sempre innamorata e attratta da lui. Inizia così una relazione   clandestina, che si consuma sempre in una stanza dell’albergo, gestito dal fratello di Tony, in una delle località vicine,   è sempre la stessa camera, la camera azzurra, “simile a quello della liscivia”... 

La trama del libro si sviluppa man mano attraverso i vari interrogatori della polizia a cui è sottopostoTony, che racconta la sua versione dei fatti. Il lettore scopre la storia attraverso gli indizi narrativi, i numerosi flash back e l'accurata descrizione psicologica dei personaggi, ma potrà, sapere come siano andate davvero le cose soltanto alla fine. E anche il  finale rimane molto ambiguo, non risolve completamente il mistero degli omicidi, ma piuttosto evidenzia la natura sfuggente della verità, perchè ogni personaggio ne ha una:Tony, lo psichiatra, il giudice e la polizia... Ognuno la sua verità e tutte possibili dal proprio punto di vista.

Libro proposto nella "Potenza dei libri" , nel gruppo c'è stata un'ampia disamina sulle caratteristiche del testo.






sabato 4 ottobre 2025

La meraviglia



In ricorrenza dell'85°anniversario della nascita di  John Lennon il 9 ottobre del 2025 , ho accolto l'invito di partecipare con un mio scritto ad un progetto della Universum Basilicata dal titolo “La chiave della vita”, a tema " La felicità"Secondo un aneddoto,infatti, si racconta che Lennon  in un suo compito a scuola abbia  scritto "la chiave della vita è la felicità". Molti hanno aderito a questo proggetto con una poesia, un racconto, una canzone ed è stato stampato un testo.

Questo il mio contributo: 

Fino a quando saprò meravigliarmi, sarò felice!

Cos’è, infatti, la felicità, se non provare meraviglia per ogni attimo di vita che ci è concesso?  Ogni attimo della nostra vita contiene emozioni, sensazioni, sentimenti legati insieme dalla bellezza della natura e dalla dolcezza dei ricordi.

Ecco … tutto questo è felicità.

La meraviglia 

Leggere

nel sorriso di un bambino

il miracolo della vita.

Ascoltare

 il silenzio di un albero

 che germoglia a primavera

Danzare

nel valzer dei colori

 di un arcobaleno.

Scrutare

oltre la siepe

 e d’un prato seminato di sogni

cogliere le dolci emozioni.

Alzare

lo sguardo oltre le nuvole

 e con le dita toccare l’Infinito.

Sfiorare

 le trame dell’esistenza

e dei ricordi ricucire il filo.

Guardare

il mondo con gli occhi

di un bambino

e di dolci note colorare

il crepuscolo della vita.

 



venerdì 26 settembre 2025

La neve in fondo al mare di Matteo Bussola


 

Matteo Bussola nel libro "La neve in fondo al mare" ci presenta un padre e un figlio, dentro una stanza di un ospedale, nel reparto di neuropsichiatria infantile, l’uno di fronte all’altro, ciascuno lo specchio dell’altro.  Ci sono altri genitori con figli adolescenti che rifiutano il cibo o che si fanno del male, che vivono l’estenuante fatica di crescere. E madri e padri  che condividono le stesse angosce e che si sentono inadeguati a comprendere il dolore dei figli.

L'autore ci presenta dei momenti terribili, in cui genitori e figli smettono di riconoscersi, essendo impossibilitati a svolgere ogni tipo di dialogo fra loro. Attraverso la voce di un padre, ci parla di questo grande problema del nostro tempo, della fragilità adolescenziale e di quel che si prova davanti al dolore di un figlio. E ci ricorda che solo l'amore può riportare alla rinascita: “Forse noi due potremmo ripartire da qui; dal diritto di essere amati semplicemente per ciò che siamo: Non tanto come genitore e figlio, ma prima di tutto come due esseri umani che hanno voglia di dirsi chi sono”..."Forse si diventa padri, si diventa madri, proprio per imparare quel tipo di amore lì, unico e irragionevole, che non si può sperimentare in nessun altro modo, in nessun altro tipo di relazione. Forse il vostro compito è quello di riuscire a farci scorgere la bellezza anche nel progetto che non riesce, nella promessa non mantenuta. Nella provvisorietà del bene. Nel crollo che ci svela cos'era tenerci in piedi."..." Come il filo dell'aquilone, è ciò che ci permette di essere uniti ma liberi.Senza il contrasto delle due forze opposte dell'aria e della terra  um aquilone sarebbe spazzato a terra e precipiterebbe..Fra noi due non sono sicuro che tu sia l'aquilone  forse sei tu il filo che riesce a far volare me"...

E' una storia toccante, raccontata attraverso personaggi straziati dalla sofferenza e dal dolore, che ci immerge nel complicato mondo degli adolescenti di oggi e degli adolescenti che siamo stati tutti, ma anche nel dolore e nella fatica dei loro genitori. In quel reparto dell'ospedale  "...nessuno trema  neanche per la paura...  qui il reparto è una cima rocciosa su cui nevica di continuo...bisogna evitare gli scossoni troppo forti, si scatenerrbbe una slavina" Tutti i personaggi si ritrovano come compagni di viaggio che stanno “sulla stessa barca” o, per dirla con le parole di Tommy, su una “zattera col tetto” e vivono la potenzialità di ritrovarsi in un gruppo.

Abbiamo letto questo libro individualmente  con successiva discussione nel gruppo di lettura" La Potenza dei libri! " Alcuni hanno ritenuto che sia un testo pesante per i problemi che affronta, io ed altri invece non abbiamo avuto difficoltà a leggerlo, ne abbiamo invece apprezzato la scrittura scorrevole  dallo stile narrativo molto coivolgente,che ci ha trasformato da lettori in compagni di viaggio dei suoi personaggi.  Ne consiglio la lettura agli adolescenti, ai genitori e agli insegnanti.

 

sabato 13 settembre 2025

Miss Bee-Il cadavere in biblioteca di Alessia Gazzola

Tornata dalle vacanze, vacanza anche dal blog,rientro  per fissare una delle mie letture di questa estate.

Miss Bee-Il cadavere in biblioteca di Alessia Gazzola

"Londra, 1924. La ventenne Beatrice Bernabò, detta Miss Bee, si è trasferita nella capitale inglese al seguito del padre Leonida, docente di Italianistica all'Università. Il mandato del padre gode della protezione dell'ambasciatore italiano nel Regno Unito. Invitata a cena dalla nobile dirimpettaia, Mrs. Ashbury – vedova e madre di un unico e affascinante figlio, il conturbante Christopher detto Kit – Beatrice si trova suo malgrado in mezzo a un giallo che è al contempo un triangolo amoroso: se non è colpevole l'uno, lo è l'altro. Ma lei di chi è innamorata, dell'uno o dell'altro? Ambientata nel mondo patinato e decadente dell'aristocrazia britannica al risveglio dall'incubo della Prima guerra mondiale, tra seducenti visconti e detective che sognano di tagliar loro la testa come nella rivoluzione francese, questa avventura di Miss Bee è una frizzante e incantevole combinazione di suggestioni – da Agatha Christie a Downton Abbey, dai romanzi di Frances Hodgson Burnett fino a Bridgerton – cui si aggiunge l'inconfondibile unicità del tocco di Alessia Gazzola. "

Una lettura piacevole adatta per l'estate! E' un giallo romantico avvincente dalla scrittura scorrevole  e vivace; la storia  non perde mai il ritmo con i suoi simpatici protagonisti e i dialoghi arguti. 

sabato 28 giugno 2025

Ischia

 - Casamiciola  8 giugno -22 giugno 2025-Vacanza ad Ischia tra relax e malinconia

E' stata una splendida vacanza, organizzata dall'Anteas, con soggiorno all'hotel Rosaleo, pensione completa e viaggio di andata e ritorno con pulman che si è imbarcato sul traghetto per il trasporto delle valigie,(questa una delle comodità più apprezzate da tutti). Soddisfacente anche il ristorante e la gentilezza dei camerieri che sono i proprietari dell'hotel.


Ho trascorso due settimane di relax , in compagnia di amici, trascorrendo tutto il tempo tra piscina termale, terme, sole e passeggiate al centro di Casamicciola,a Forio e ad Ischia porto.

                                                     Monte Epomeo

 Il monte Epomeo è una struttura vulcano-tettonica, che costituisce la montagna più alta dell'Isola d'Ischia con i suoi 789 metri. 

La nascita del Monte Epomeo, risale a circa 100 mila anni fa, quando iniziò il processo di sollevamento che creò l’horst vulcano-tettonico.

Ma il Monte Epomeo è soprattutto un luogo mitologico dove, si dice, si trovi uno dei punti di accesso al mondo sotterraneo di Agarthi, il regno all’interno della Terra descritto nelle opere di Willis George Emerson. Gli unici altri punti di accesso sarebbero il Polo Nord, il Polo Sud, le piramidi di Giza in Egitto e il deserto dei Gobi in Mongolia.

Il Monte Epomeo quindi con i suoi 789 metri, oltre ad essere la montagna più alta di Ischia è anche il suo simbolo, il gigante buono che non minaccia dal momento che la sua ultima eruzione risale al 1302.

                                                               Vista dall'Hotel


Piatti: omelette con patate duchessa, tmballo di risotto e zucca 
 
                                                            Tramonto a Casamicciola
 
 Un giorno di mare ai Maronti nel comune di Barano. Spiaggia bellissima di sabbia nera vulcanica, raggiungibile attraverso la discesa di 200 scalini, da un lato la scogliera e dall'altro la vista di  di S. Angelo

  
 

Escursione all'isola di Procida: traghetto e giro per l'isola con taxi. La novità  di queste isole che non hanno più gli Ape per le visite turistiche. 

Isola del gruppo delle Isole Partenopee (3,7 km2 con 10.288 ab. nel 2020), posta nella parte occidentale del Golfo di Napoli, tra l’isola di Ischia e la terraferma, dalla quale la separa il Canale di Procida. L’isola, che fa parte dell’area vulcanica flegrea, è molto articolata, con coste alte e ripide, e consta di quattro crateri (l’isolotto di Vivara, presso l’estremità SO, un tempo certamente unito all’isola, rappresenta un quinto cratere). Il suolo fertilissimo è coltivato a vite che dà un vino assai pregiato, agrumi, ortaggi, frutta. Molto attivo il turismo.

Procida costituisce con Vivara, disabitata, un comune (4,1 km2) della prov. di Napoli.


 



  


Dal web 
 

 Quest'anno la vacanza a Ischia è stata sopratutto di relax, ci mancavo da 15 anni, pur avendo avuto l'opportunità di tornare, non ho voluto, perchè una persona a cui tenevo molto si è ammalata e da qualche anno non c'è più. Ho rivisto persone e luoghi con tanta nostalgia. 

 
Sotto la luna
Un incontro tra amici
Ricordi e nostalgia

 









domenica 1 giugno 2025

Conclave di Robert Harris

 


"Conclave è un romanzo del 2016 dello scrittore britannico Robert Harris. Il libro è ambientato nel contesto della morte di un papa e del successivo conclave per eleggere il suo successore.

Il romanzo è stato anche adattato in un film, diretto da Edward Berger e interpretato da Ralph Fiennes.

Il Papa è morto. Dietro le porte chiuse della Cappella Sistina, in completo isolamento, centodiciotto cardinali provenienti da ogni parte del pianeta sono pronti a votare in quella che è l'elezione più segreta del mondo. Sono uomini santi. Ma hanno le loro ambizioni. E hanno tutti dei rivali. Nel corso di settantadue ore uno di loro diventerà la figura spirituale più potente della Terra. Robert Harris permette ai lettori di questo romanzo di entrare nell'universo impenetrabile e segreto del Vaticano, in cui le regole sono sostanzialmente immutate da secoli, creando una storia avvincente che si immerge con inquietante puntualità nei grandi temi che attraversano la società contemporanea. )" Dal Web

Un romanzo che riesce a penetrare nei segreti misteriosi della cappella Sistina  e racconta tutti i meccanismi di un conclave. Non mi ha appassionato tanto nella prima parte, nella presentazione di alcuni cardinali protagonisti, ma poi man mano è riuscito a coinvolgermi per la scorrevolezza della scrittura e per i colpi di scena nel finale.

mercoledì 7 maggio 2025

Alma di Federica Manzon

Alma di Federica Manzon è un romanzo che racconta il viaggio straordinario attraverso il tempo, la memoria e la Storia  della protagonista Alma, costretta a tornare il giorno della Pasqua Ortodossa nella sua città natale, Trieste, per raccogliere l’inaspettata eredità del padre. Suo padre, un uomo senza radici che odiava il culto del passato e i suoi lasciti, un padre pieno di fascino ma sfuggente, che andava e veniva al di là del confine, senza che si potesse sapere che lavoro facesse là nell’isola, all’ombra del maresciallo Tito “occhi di vipera”. 

"Certe sere Alma la sentiva piangere in camera sua. Andiamo a cercare papà, le diceva allora, ma sua madre scuoteva la testa, non avrebbe saputo dire dove fosse, da qualche parte a est, in qualche hotel Jugoslavija e forse nella villa di qualcuno. Si asciugava gli occhi con il bordo del lenzuolo che si striava di nero e le diceva che loro non sarebbero andate da nessuna parte, sarebbero rimaste in città perché lì papà sarebbe sempre tornato. E Alma a sette o a dieci anni sapeva che a richiamare suo padre era la città, non la famiglia.Se qualcuno un giorno le avesse detto che lei avrebbe messo il piede dentro quelle stesse impronte, l’avrebbe guardato con orrore."

 A Trieste Alma ritrova una mappa dimenticata della sua vita. Ritrova la bella casa nel viale dei platani, dove ha trascorso l’infanzia grazie ai nonni materni, custodi della tradizione mitteleuropea, dei caffè colti e mondani, distante anni luce dal disordine chiassoso di casa sua, “dove le persone entravano e se ne andavano, e pareva che i vestiti non fossero mai stati tolti dalle valigie”. Ritrova la casa sul Carso, dove si sono trasferiti all’improvviso e dove è arrivato Vili, figlio di due intellettuali di Belgrado amici di suo padre. Vili che da un giorno all’altro è entrato nella sua vita cancellando definitivamente l’Austriaungheria. Adesso è proprio dalle mani di Vili, che è stato “un fratello, un amico, un antagonista”, che Alma deve ricevere l’eredità del padre. Ma Vili è l’ultima persona che vorrebbe rivedere. I tre giorni culminanti con la Pasqua ortodossa diventano così lo spartiacque tra ciò che è stato e non potrà più tornare – l’infanzia, la libertà, la Jugoslavia del padre, l’aria seducente respirata all’ombra del confine – e quello che sarà.) 

Alma solo allora comprende  le parole del padre: " noi intellettuali credevamo nel potere delle idee e del pensiero, ma le idee e il pensiero sono quanto di più distanti dal potere!" e cerca di ricostruire la propria identità personale e familiare. 

Questo romanzo  attraverso un personaggio femminile complesso e sfaccettato, riesce a rendere sia la complessità dell’animo umano che gli eventi intricati avvenuti in Jugoslavia prima e dopo i conflitti devastanti. E' una narrazione davvero particolare che all'inizio mi ha dato qualche difficoltà nel combinare i vari pezzi della storia, ma poi, mano a mano sono riuscita a delineare la trama, la scoperta dell' identità della città, del tempo della fine della Jugoslavia e dello sviluppo del conflitto tra le repubbliche e della figura del padre,  tra Trieste e la Jugslavia di Tito.

Un romanzo molto intenso per i temi affrontati, dalla lettura scorrevole che induce a delle riflessioni e a domandarci chi siamo e da che parte vogliamo stare, a riconoscere che a volte si paga"un prezzo ingiusto per una battaglia giusta" e che le guerre si somigliano tutte e che forse dovremmo imparare qualcosa. 

Alma è stata una giovane prima, e ora una donna, sradicata, che abita e frequenta luoghi, ma si sente sempre e comunque una straniera, anche in quella che era la sua casa. È una donna consapevole delle origini della famiglia materna, abituata ad agi, frequentazioni e luoghi che non rispecchiano, in fondo, i suoi ideali, e che quasi nulla sa del padre, della sua storia e della sua provenienza.

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Di cosa parla e perché leggere "Alma", libro vincitore al Campiello
https://www.today.it/libri/recensioni/alma-federica-manzon-campiello.html
© Today


domenica 4 maggio 2025

Vienna Imperial- 19 aprile 2025

19 Aprile

Iniziamo la giornata con un giro panoramico della Ringstrasse, l’elegante viale circolare che racchiude la Vienna imperiale e i suoi palazzi storici dell’800, tra cui il Municipio, il Parlamento e vari teatri e musei.




Visita dall'esterno alla casa popolare  creata da Friedensreich Hundertwasser

La Hundertwasserhaus è un complesso residenziale dall'aspetto molto originale costruito tra il 1983 e il 1986.
L'edificio, opera dell’architetto e artista Friedensreich Hundertwasser, sembra un colorato puzzle, creato da un bambino, dove il suolo non è lineare, ma ondulato e dove, all’interno delle stanze, crescono degli alberi, i cui rami escono dalle finestre.

Si continua la visita dal bus con guida



























 
 
 Duomo di Santo Stefano
 








 Il Duomo di Santo Stefano non soltanto è l’edificio gotico più importante d’Austria. Lo Steffl, come viene affettuosamente chiamato a Vienna, è molto di più. È un punto di riferimento, un simbolo di identità e un simbolo della ricostruzione della Repubblica dopo la seconda guerra mondiale. La costruzione del Duomo di Santo Stefano iniziò nel XII secolo e il suo interno subì diverse modifiche nel corso dei secoli, fino ad assumere l’attuale aspetto barocco. La più alta delle quattro torri è la torre sud, con i suoi 136 metri. Sulla sua sommità si arriva tramite una scala di 343 gradini. Da qui si gode una vista sconfinata su tutta Vienna. Ospita complessivamente 13 campane. La più famosa tra queste, la Pummerin, si trova però nella torre nord, alta 68 metri. Per grandezza questa è la seconda campana oscillante di tutta l’Europa. Le tegole colorate che rivestono il tetto del duomo di Santo Stefano formano lo stemma dell’aquila bicefala dell’impero asburgico e gli stemmi della città di Vienna e dell’Austria. Il duomo di Santo Stefano ha acquisito particolare fama anche grazie al dolce più famoso di Vienna: la sua immagine troneggia sopra la scritta del marchio sulla confezione rosa dei Manner Schnitten
Non siamo potuti entrare con la guida, essendo la vigilia di Pasqua c'erano le funzioni religiose.
 Passeggiamo nelle vie centrali come il Graben, con la Colonna della Peste, e il Kohlmarkt, arrivando a Piazza San Michele e all’ingresso dell’Hofburg, il complesso imperiale. 
In un ristorante gustiamo la cotoletta viennese con contorni vari. 
Un giro libero per il centro e poi una sosta con un assaggio di torta Sacher in un caffè viennese.
 
 

Serata al concerto 







 

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