domenica 7 dicembre 2025

Gin Game

 Ieri sera a teatro

 Gim Game di Donald L. Coburn, con con Giuseppe Pampieri e Pamela Villoresi, regia di Giampiero Francese (lucano).

Weller Martin (Paolo Ferrari) e Fonzia Dorsey (Valeria Valeri), due pensionati che si ritrovano a vivere in una casa di riposo e a trovare in un mazzo di carte l'unica ragione di vita.

  Il duello dalle carte si sposta immediatamente sul piano della vita reale e, voltando una carta dopo l'altra, i due mettono sul tavolo anche le proprie miserie, Weller è rabbioso nel vedersi sempre battuto al gioco da Fonzia, che gli ripropone così alla mente i fallimenti della propria vita professionale; reagisce malamente, con bestemmie ed imprecazioni, con insulti.  Per vendicarsi rvela le falsità che Fonzia ha costruito su se stessa: la propria agiata condizione economica, in realtà è assistita dallo Stato; e l'inesistente affetto della famiglia: in realtà figlio e sorella ignorano totalmente la sua esistenza. 

Un classico scontro tra i due attori: Giuseppe Pambieri che porta magnificamente i suoi 80 anni e Pamela Villoresi che per avvicinarsi alla sua di età s’invecchia con una parrucca bianca. 

Il testo di questa opera nel 1978 si fregiò del Premio Pulitzer per la drammaturgia. Un testo da cui sono transitati Paolo Stoppa e Franca Valeri, Paolo Ferrari e Valeria Valeri, Massimo De Francovich e Valeria Moriconi.

Un argomento ancora attuale, adatto ad un'opera tragi-comica; in quasi mezzo secolo non è cambiato poi di molto la prospettiva umana ed esistenziale delle case di riposo.  I due contendenti soffrono la solitudine però appaiono  come soggetti vivi, pimpanti e combattivi, molto bravi. L'audio non sempre buono, scene un po' ripetitive, comunque mi è piaciuta. 

 


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