sabato 19 gennaio 2019

La figlia del matematico di Laura Kinsale


La figlia del matematico di Laura Kinsale è un romanzo ambientato in Inghilterra nel XIX secolo.
 La protagonista Archimedea Timms, detta Maddy, è una giovane quacchera,molto riservata che dedica le sue giornate alle opere pie e ad aiutare il padre cieco e studioso di matematica. Si trasferisce in campagna presso un cugino che dirige un manicomio per occuparsi dei pazienti e trova tra i ricoverati Christian Langland, duca di Jervaulx, un dongiovanni e scavezzacollo, geniale scienziato amico del vecchio Timms fatto rinchiudere dalla famiglia. Maddy, cerca di aiutarlo a dimostrare di non essere un pazzo, ma a causa della sua eccessiva fede religiosa vede il duca solo come un essere da salvare, un incarico divino cui adempiere, per cui questo renderà le cose difficili e ancor più complicate di quanto non siano.

 Pur trattandosi di un amore tra due personaggi così diversi, l’autrice riesce a coinvolgere il lettore sulla descrizione dei pensieri di lei e di lui e fa emergere i due protagonisti con tutti i loro pregi e difetti. Un romanzo rosa di un certo spessore che diventa angosciante, quando descrive le terapie utilizzate nel manicomio per curare il duca, che probabilmente aveva avuto un ictus. E’ una storia avvincente e a volte anche commovente dal finale scontato…però che ti lascia in suspence fino alla fine. Il titolo dell’edizione precedente era “Sull’orlo dell’abisso”, forse si addiceva di più.

 Per me è stata una lettura piacevole, dalla scrittura scorrevole, a volte un po’ prolissa verso il finale, lo consiglio a chi è appassionato di questo genere. Ho letto questo libro su Kindle io che, abituata ai libri di carta ero stata sempre un po' scettica… mi sono lasciata convincere per la comodità nel trasportarlo, la facilità di lettura e anche per non accumulare ancora libri in casa e non sprecare carta.

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