mercoledì 29 maggio 2019

Storica Parata dei Turchi 2017: le interviste




 

 La Storica Parata dei Turchi – Patrimonio d’Italia per la tradizione: principale momento identitario a Potenza organizzato in onore del Santo Patrono, viene celebrato ogni 29 maggio, giorno della Vigilia di San Gerardo La Porta. Quest'anno una celebrazione   speciale per l’Anno Gerardiano, a nove secoli dalla morte del vescovo piacentino che seppe farsi amare nel capoluogo lucano.
 
 La rappresentazione allegorica del 29 maggio vorrebbe ricordare un'invasione di Potenza da parte di un esercito turco, il quale avrebbe risalito il fiume Basento fino al capoluogo. I cittadini, impotenti dinanzi all'organizzazione militare degli invasori, si sarebbero rivolti così al vescovo, san Gerardo La Porta, e questi, invocando una schiera di angeli guerrieri, avrebbe compiuto il miracolo di liberare la città dai suoi nemici. Appare tuttavia improbabile che, in tempi geologicamente recenti, il fiume Basento sia stato navigabile, inoltre non è storicamente riscontrata un'invasione turca riconducibile al periodo di S. Gerardo la Porta. È più credibile, invece, che Gerardo la Porta, già vescovo di Piacenza, abbia cominciato a essere venerato come santo protettore della città, dopo esservi stato mandato dalla Santa Sede per contrastare la diffusione dell'eresia Catara. Difatti, è certo che i Catari, nei primi decenni del XII secolo, estendessero le ultime propaggini nel sud Italia (pur avendo le loro maggiori comunità nel nord Italia e Oltralpe). 

Altre teorie fanno risalire la ricorrenza popolare ai festeggiamenti per la liberazione del re di Francia Ludovico, tenuto prigioniero dai Saraceni, festeggiamenti che sarebbero avvenuti a Potenza insieme all'autore dell'eroica liberazione, Ruggero I di Sicilia. Tale avvenimento, che avvenne poco dopo la santificazione di Gerardo la Porta, sarebbe stato ritenuto una grazia concessa da un protettore celeste, che fu naturale riconoscere nel santo appena "fatto". Secondo altri, similmente a quest'ultima ipotesi, si tratterebbe sì di una rievocazione di festeggiamenti militari, ma l'origine sarebbe la battaglia di Vienna del 1685, contro l'esercito musulmano schierato alle porte dell'Europa. 

Un'altra tesi afferma che la tradizione della Parata dei Turchi risalga al 24 giugno 1578, data in cui il conte Alfonso de' Guevara giunse in città. Il popolo organizzò una grande festa e attese il conte vicino al fiume Basento, ai piedi della città. Vennero edificati tre castelli e venne simulata una battaglia con i turchi i quali vennero sconfitti e presi prigionieri. Quest'ultimo gesto voleva ricordare la battaglia di Lepanto del 1571.
Anche nella parata mi pare che ci sia un miscuglio di tutte queste ipotesi, infatti costituisce una rievocazione storica figurata che prende in considerazione i seguenti periodi storici: XII sec.- XVI sec.- XIX sec.

 Quest'anno i protagonisti sono stati 1.413 figuranti, di cui 299 musici e 31 cavalieri, due carri trainati dai buoi ed altrettanti da muli e tre rapaci, sbandieratori.


All'interno della Parata dei Turchi la cosiddetta Iaccara, un fascio di canne e legna lungo circa dodici metri, del diametro di circa un metro e pesante circa una tonnellata, viene portata in spalla da devoti che indossano il costume tradizionale potentino. Si tratta di un'antica tradizione di cui vi è traccia nelle cronache storiche, ripresa, dopo oltre un secolo di abbandono, da giovani volontari della città, a partire dall'edizione del 2009. La Iaccara viene trasportata da circa 20 persone lungo tutto il percorso della parata storica e viene manovrata grazie al coordinamento degli iaccàri con il Capoiaccara che impartische gli ordini assistito da quattro aiutanti. Durante la Sfilata della Iaccara una figura burlesca, seduta a cavalcioni sul fascio, apostrofa gli spettatori spiegando che la Iaccara non è di chi la porta, né di chi la guarda, ma è di San Gerardo. La Iaccara, alla fine del percorso, viene innalzata a braccia, scalata dal Capoiaccara e incendiata in onore del Santo Patrono, ripetendo una simbologia tipica dei riti pagani, e in particolare della tradizione dei riti arborei lucani.
La Storica Parata dei Turchi  parte dallo Stadio Viviani e sfila lungo i 4 chilometri fino a Largo Duomo, tappa finale dei tre quadri della rievocazione storica con il tempietto votivo dei Portatori del Santo che incontra l’icona sacra di San Gerardo custodita nella Chiesa più importante di Potenza.

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