domenica 12 maggio 2019

Pasqua 2019 nelle Marche


Gradara nei dintorni di Urbino
Gradara
Da Urbino, attraverso un piacevole paesaggio collinare, con un percorso di 40 km,si giunge a Gradara, uno dei borghi medioevali più belli d'Italia. Già da lontano il Castello di Gradara appare con la sua imponenza e man mano che ci si avvicina si cominciano a scorgere le mura che difendono il borgo fortificato. Lunghe circa 800 metri, resistono dal Medioevo e possono essere percorse per circa 400 metri con una splendida vista sul borgo e sul territorio circostante. Ma queste mura non sono le uniche: entrati nel borgo c’è un altra cinta muraria interna superata la quale si inizia la scalata verso la Rocca di Gradara. Questo percorso per noi non è stato tanto piacevole perchè l'abbiamo dovuto fare sotto la pioggia,ma Gradara merita una visita perché è un borgo perfettamente conservato, quasi irreale nella sua perfezione e tranquillità.

 Nel castello di questo borgo medievale si svolse la storia di Paolo e Francesca raccontata da Dante nel V canto dell'Inferno:
...Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende,
prese costui de la bella persona
che mi fu tolta; e 'l modo ancor m'offende.
Amor, ch'a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m'abbandona.
Amor condusse noi ad una morte:
Caina attende chi a vita ci spense».

Costui era Paolo Malatesta e lei era Francesca da Polenta. Diventati amanti trovarono la morte per mano di Gianciotto Malatesta, fratello di lui. Dante li colloca necessariamente nel girone dei lussuriosi. Al di là della leggenda dei due amanti, forse vera forse no, il castello ospitò le principali famiglie dell'epoca medievale e rinascimentale: Malatesta, Sforza, Borgia e Della Rovere e fu teatro di grandi eventi storici e leggendari.

Descrizione molto interessante di Gradara su questo sito:https://www.viaggiesorrisi.com/10-cose-da-non-perdere-a-gradara/
 Queste le mie foto





  





All'ingresso del castello la chiesa di San Giovanni, una chiesetta con un Crocifisso dai tre volti, scultura lignea del ‘400 che rappresenta un Cristo crocifisso, molto suggestivo e realistico, guardando il suo volto da diverse angolazioni sembra che cambi espressione

Nessun commento:

Posta un commento