Autore: Carlo Lucarelli
Editore: Einaudi
Genere: Giallo
Pagine: 112
Anno di pubblicazione: 2020
Sinossi
" Aprile 1945. Col finire della guerra il
commissario De Luca vuol prendere le distanze dal proprio passato nella
polizia politica e adesso indaga proprio su quei crimini comuni, che in
tempi di dissoluzione di un regime passano senz’altro in secondo piano.
Ma le cose non vanno come ci si aspetta. Nulla è scontato, nulla
obbedisce al modello di una trama ben confezionata di cui l’autore sa
già tutto. Sembra anzi che Lucarelli sia lí, appena un passo davanti a
noi, ansioso quanto noi di scoprire dove diavolo lo porti il suo
personaggio, a quale rivelazione di sé. Può darsi che l’indagine porti
lontano, proprio in quel mondo febbrile di corruzione e traffici loschi
che ben si sposa con la fine di una dittatura. Può darsi che porti a
scoprire qualcosa che ci appartiene profondamente come italiani, e che
forse non è mai passato, forse è ancora lí che aspetta. E anche De Luca è
con noi, con la sua malinconia, con quello che può apparire perfino
cinismo, e invece è solo la consapevolezza che, nella vita come in
un’indagine degna del suo nome, arriva sempre il tempo di scegliere. Con
uno scritto di Lucarelli sull’origine del suo personaggio, e del suo
cammino di scrittore."
Forse avevo delle aspettative troppo alte, ma il libro non mi ha preso
come avrei voluto. Ho fatto fatica a capire la ricostruzione storica nelle prime pagine, la storia in sé è scivolata via senza prendermi troppo. Forse Lucarelli mi piace più ascoltarlo che leggerlo.
Ciao Maestra...seguo i tuoi gusti e non lo leggo, anche perché i polizieschi non mi attirano molto, nemmeno in tv. Ciao e grazie per i tuoi suggerimenti di lettura. Buon S. Valentino.
RispondiEliminaNon conosco questo libro ma devo dire che i polizieschi non mi attirano perciò non credo che lo leggerò. Buona domenica.
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