lunedì 17 aprile 2023

Rocco Scotellaro

 

 Rocco Scotellaro, scrittore, poeta contadino, politico (Tricarico, 19 aprile 1923Portici, 15 dicembre 1953)
 
              Lucania
M'accompagna lo zirlio dei grilli
e il suono del campano al collo
d'un'inquieta capretta.
Il vento mi fascia
di sottilissimi nastri d'argento
e là, nell'ombra delle nubi sperduto,
giace in frantumi un paesetto lucano.
 
 
I versi e la tagliola

Con la neve si para la tagliola
e si aspettano i gridi dei fringuelli.
La maestra ai bimbi della scuola
legge un verso d'amore per gli uccelli.
Mi piacevano i versi e la taglìola.

 
 
 L'alba è sempre nuova
 
Non gridatemi più dentro,
non soffiatemi in cuore
i vostri fiati caldi, contadini.
Beviamoci insieme una tazza colma di vino!
Che all'ilare tempo della sera
s'acquieti il nostro vento disperato.
Spuntano ai pali ancora
le teste dei briganti, e la caverna -
l'oasi verde della triste speranza -
lindo conserva un guanciale di pietra...
Ma nei sentieri non si torna indietro.
Altre ali fuggiranno
dalle paglie della cova,
perché lungo il perire dei tempi
l'alba è nuova, è nuova
 
Altre poesie
 


3 commenti:

  1. Non lo conosco, sono dei bellissimi versi, freschi, che si leggono con molto piacere. Approfondirò la sua conoscenza. Grazie di aver condiviso questi componimenti.

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  2. Veramente piaciute queste poesie di Scotellaro, hanno il sapore di un antico mondo sempre vivo ed accogliente
    Un caro saluto

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  3. Non lo conoscevo per niente, belle queste poesia - molto primaverili. Un saluto e buon mese di maggio appena iniziato

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