Pensosa
mi arresto
davanti al nemico
invisibile,
microscopico,
globalizzato.
E’ il mio compleanno!
Abbracci
virtuali ,
auguri a distanza,
tra le quattro pareti,
connessa col mondo,
in un silenzio d’attesa.
Ho tutto il tempo
per immaginare pensieri
che sfilacciano l’anima,
in stagioni stravolte
da inverni senza neve
e smarrite primavere.
Risuona l’eco del mio ieri,
nelle
allegre voci di bambini,
nei racconti di mostri paurosi
dal finale sempre meraviglioso.
E’ un giorno di sole senza nubi,
ma l’aria è gravida di incubi,
apro una finestra per cornice
e dipingo arcobaleni di speranza,
io sto a casa e rispetto l’ordinanza.
R.M.
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