martedì 9 dicembre 2025

Il Presepe

 

Il Presepe 

M'incanta ancora il presepe

la finzione e il mistero,

le casette di cartone,

il fiume di stagnola, 

il via vai dei pastori

e il prato col muschio,

 quello vero. 

La maestra e i bambini,

manualità e fantasia, 

per ogni mese una statuina:

gennaio col macellaio,

febbraio, col venditore di formaggio, 

marzo col pollivendolo,

 aprile con le uova,

 maggio con  gli sposi,

 giugno col panettiere,

 luglio coi pomodori , 

agosto con i colombi, 

settembre col seminatore,

 ottobre coll’uva e le botti,

 novembre con le caldarroste, 

dicembre col pescivendolo. 

RM ( © )

domenica 7 dicembre 2025

Gin Game

 Ieri sera a teatro

 Gim Game di Donald L. Coburn, con con Giuseppe Pampieri e Pamela Villoresi, regia di Giampiero Francese (lucano).

Weller Martin (Paolo Ferrari) e Fonzia Dorsey (Valeria Valeri), due pensionati che si ritrovano a vivere in una casa di riposo e a trovare in un mazzo di carte l'unica ragione di vita.

  Il duello dalle carte si sposta immediatamente sul piano della vita reale e, voltando una carta dopo l'altra, i due mettono sul tavolo anche le proprie miserie, Weller è rabbioso nel vedersi sempre battuto al gioco da Fonzia, che gli ripropone così alla mente i fallimenti della propria vita professionale; reagisce malamente, con bestemmie ed imprecazioni, con insulti.  Per vendicarsi rvela le falsità che Fonzia ha costruito su se stessa: la propria agiata condizione economica, in realtà è assistita dallo Stato; e l'inesistente affetto della famiglia: in realtà figlio e sorella ignorano totalmente la sua esistenza. 

Un classico scontro tra i due attori: Giuseppe Pambieri che porta magnificamente i suoi 80 anni e Pamela Villoresi che per avvicinarsi alla sua di età s’invecchia con una parrucca bianca. 

Il testo di questa opera nel 1978 si fregiò del Premio Pulitzer per la drammaturgia. Un testo da cui sono transitati Paolo Stoppa e Franca Valeri, Paolo Ferrari e Valeria Valeri, Massimo De Francovich e Valeria Moriconi.

Un argomento ancora attuale, adatto ad un'opera tragi-comica; in quasi mezzo secolo non è cambiato poi di molto la prospettiva umana ed esistenziale delle case di riposo.  I due contendenti soffrono la solitudine però appaiono  come soggetti vivi, pimpanti e combattivi, molto bravi. L'audio non sempre buono, scene un po' ripetitive, comunque mi è piaciuta. 

 


mercoledì 3 dicembre 2025

Genovese di tonno spalmabile o con la pasta

Ho creato questa ricetta

 Crema alla cipolla 

Ingredienti x 2 persone 

 150 g cipolle a metà

25 g porro 

25 g olio d'oliva

1 pizzico di sale

1 pizzico di origano secco

1/4 di cucchiaino di polvere rossa di peperone

2 03 filetti di aciughe

1 cucchiaino di dado 

190 g di acqua o 130 g

fette di tonno da1 kg 

1 pizzico di pepe

aneto o prezzemolo

Preparazione 

  1. Mettere a bagno le cipolle in acqua e sale x 2 ore
  2.  Nel boccale cipolle e porro, /3 sec. vel.5
  3. aggiungi olio, (sale forse no)origano ì,paprika19 min./120°/vel.1
  4. aggiungi acqua cuocere 4 minuti/120°/vel.1 (se il pesce lo cuoci a parte metti meno acqua)
  5. Posizionare il varoma e cuocere il tonno 5 min./varoma/vel.1( controllare se è cotto)

  Questa crema da spalmare sulle fette di tonno 

Se per il pesce si segue questo procedimento in padella, nel bimby mettere meno acqua al punto 4

In una padella con poco olio cuocere  il filetto di tonno tagliato a grossi dadini e lasciarlo cuocere a fuoco  vivace per cinque minuti, sfumare con mezzo bicchiere di vino bianco, salare e pepare.

Aggiungere al tonno il sugo della genovese fatto nel bimby

Cuocere la pasta "Zita" al dente,  versarla nel sugo alla genovese, a piacere aggiungere formaggio pecorino grattugiato e altro pepe. Buona genovese a voi!


lunedì 1 dicembre 2025

Ferito a morte

La vicenda narrata in Ferito a morte si svolge nell’arco di circa undici anni, dall’estate del 1943, quando, durante un bombardamento, il protagonista Massimo De Luca incontra Carla Boursier, fino al giorno della sua partenza per Roma, all’inizio dell’estate del 1954. Tra questi due momenti il racconto procede per frammenti e flash, ognuno presente e ricordato, ognuno riferito ad un anno diverso, anche se tutti sembrano racchiusi, come per incanto, nello spazio di un solo mattino: la pesca subacquea, la noia al Circolo Nautico, il pranzo a casa De Luca…. Negli ultimi tre capitoli vi è poi come una sintesi di tutti i successivi viaggi di Massimo a Napoli, disincantati ritorni nella città ..."(Mondadori)

 La vera protagonista di questo romanzo  è Napoli: una città «che ti ferisce a morte o t'addormenta, o tutt'e due le cose insieme». E'  «La Foresta Vergine», odiata e amata, temuta, sconfitta e sempre sognata.  Una Napoli che si sveglia dopo la fine della guerra e  che vive nella psicologia del miracolo, sempre nell'attesa di un fatto straordinario tale da mutare di punto in bianco la sua situazione. 

 Nei dialoghi di questi giovani della borghesia napoletana ci sono le illusioni e  le disillusioni, la nostalgia e  i ricordi di belle giornate.Tra  i rimpianti per le grandi occasioni mancate c'è Carla, l'unica donna, irraggiungibile,  un fantasma o un sogno. 

 Nella luce calda e accecante di un'estate che non vuole morire, il colore che predomina è l’azzurro, quello mutevole del mare e quello inalterabile del cielo, tutto descritto da incantevoli immagini e vivaci descrizioni : «Una grande striscia rossa all’orizzonte, un rosso sfarzoso, e sopra nitido il profilo di lavagna viola delle isole, Ischia, Procida, Vivaro. Anche Capo Miseno, nella distanza, è come un’isola sospesa sul mare. Il cielo, verde acquamarina sulle nostre teste, dietro Monte Solaro, dove annotta, è di cartavelina blu trasparente. Un’increspatura lunga s’avvicina rabbrividendo veloce dalla parte dove è sparita la scia del vaporetto...»

Ho avuto difficoltà a leggere questo libro, l'ho iniziato per ben due volte e lasciato...Mi disperdevo tra i salti temporali dei dialoghi che passano dalla prima  alla terza persona, in una prosa che non presenta lo stile narrativo della prosa letteraria.

Di Raffaele La Capria, avevo letto un suo libro, La neve sul Vesuvio. L'avevo letto ai miei alunni  come pre-testo in un progetto di sperimentazione di un"Laboratorio di clinica di apprendimento" . Un libro di tutt'altro stile che racconta la fatica di crescere del protagonista, Tonino, dal tempo dell'infanzia fino alla pubertà. Perciò forse anche la mia delusione nel leggere questo libro. Comunque è un libro vincitore del premio Strega del1961 e,  forse bisogna rileggerlo, come consiglia  Sandro Veronesi, in un suo recentissimo contributo sul «Corriere della Sera», " è come un boomerang che ritorna, tanto vale rileggerlo o almeno di  rileggere il primo capitolo." 

Nel gruppo "La Potenza dei libri", molti non sono riusciti a leggere il libro , qualcuno a cui è piaciuto ha parlato della Napoletanità, della bellezza delle descrizioni,  del periodo storico che bisogna considerare e di leggerlo come una poesia e rileggerlo.

martedì 25 novembre 2025

Giornata contro la violenza delle donne 2025

 La Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne è una ricorrenza istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999.

Ancora grave questa piaga che affligge il nostro tempoogni 10 minuti lo scorso anno una donna da qualche parte nel mondo viene uccisa da una persona a lei cara, partner o ex, o parenti stretti.

 La chiesa oggi festeggia Santa Caterina di Alessandria, secondo la tradizione vergine e martire ad Alessandria, ricolma di acuto ingegno, sapienza e forza d’animo. Il suo corpo è oggetto di pia venerazione nel monastero sul monte Sinai.

 

 

 Ho fatto delle ricerche su Ipazia d'Alessandria, una filosofa, matematica e astronoma pagana vissuta  tra il 355 e il 370 D. C. assassinata da monaci cristiani fanatici nel 415 d.C.,  un simbolo della martire del pensiero laico e dalle mie ricerche è emerso che Santa Caterina d'Alessandria e Ipazia sono due figure femminili di Alessandria d'Egitto. Pare che, da fonti storiche accertate, Santa Caterina sia un personaggio creato per oscurare la figura di Ipazia, "per accezione letterale e ascendenza etimologica, possiamo definire Caterina d’Alessandria una Santa fantasma: non tanto per la sua inesistenza storica – poiché storicamente esistette anche se con altro nome e fu martire anche se in un’altra epoca e di un altro, antitetico potere – quanto per la sua natura di phantasma, nel senso che questa parola ha nella lingua greca. Il manifestarsi di un rimosso, un simulacro della phantasia che vive nell’iconografia."

https://www.engramma.it/eOS/index.php?id_articolo=4485

Comunque rendiamo onore a queste due donne martiri! 

 

giovedì 20 novembre 2025

Haiku d'autunno

 


Poesia breve: immagini ed emozioni in 17 sillabe

E si fa sera
Nelle ombre del tramonto
un pescatore
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Fine estate
Nella brezza leggera
vele spiegate
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I peperoni
al sole di settembre
Cruschi in padella
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Foglie ingiallite
nel giardino d'autunno
Battito d'ali
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L'ultimo fiore
tra foglie ingiallite
Scorre l'autunno
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Nel mare mosso
i riflessi di luna
Un tremolio
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Svapora l'alba
tra nuvole dorate
sulla rugiada 
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Tra rami spogli
s'è impigliato il sole
Tramonto rosso
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Tanka su haiku di Alis
un vento freddo
strappa le poche foglie -
l'ultimo bacio

La gerbenia fiorisce
tra foglie ingiallite
 
(oggi blogger non mi fa inserire le immagini)