venerdì 14 ottobre 2022

Diario di un killer sentimentale di Luis Sepùlveda

 


Ho trovato questo libro tra i libri in casa, non ricordavo di averlo letto, è del 1996, ma rileggendolo, qualcosa ho ricordato ed è stata una riscoperta in tutti i sensi. E' un genere diverso dagli altri romanzi di Sepulveda, è un noir, genere che non mi sarei aspettata da questo autore, che con la sua estrema semplicità descrive la professionalità di un killer, il quale in quanto tale non dovrebbe mai farsi coinvolgere dai sentimenti... 

ll killer è il personaggio che racconta la storia, dialogando con il suo alter ego che lo richiama alla realtà:«Mi disse dallo specchio un tipo in costume adamitico che mi assomigliava come una goccia d’acqua: “un assassino che parla di lealtà. Stronzo”, ribatté lui sollevando un rasoio simile al mio».

 La sua professionalità verrà fuori nel finale, evidenziando l’impossibilità di mischiare lavoro e sentimenti.

"Uno scrupoloso professionista dell'assassinio, assai abile nell'eseguire gli "incarichi" e dunque molto richiesto e molto ben pagato, commette un grave errore, imperdonabile per uno del suo calibro: si innamora di una bellissima ragazza francese e intraprende con lei una convivenza molto "borghese", interrotta soltanto dai suoi viaggi per il mondo, ovunque ci sia qualcuno da uccidere. Poi però la francesina lo lascia per un altro, e lui si ritrova in uno stato di prostrazione e di sgomento come l'ultimo degli innamorati infelici; e tutto questo accade mentre deve portare a termine un incarico particolarmente difficile, che lo obbliga a spostamenti continui, da Madrid a Istanbul, da Francoforte a Parigi, fino a Città  del Messico.
Il suo stato d'animo e il suo tormento sentimentale gli fanno commettere molti sbagli, che lo condurranno a una sorta di pensionamento anticipato. Ma prima egli dovrà comunque eliminare la vittima predestinata, accomunata nel destino di morte a un'altra persona che il killer non avrebbe mai pensato di incontrare, e che ci si rivela con uno spettacolare colpo di scena solo nelle ultime pagine.
Condotto sul filo di una costante e divertita ironia, questo romanzo breve datato 1996 E' certamente il prodotto più raffinato e meglio costruito che Luis Sepulveda abbia finora dato alle stampe: la struttura del noir, con i suoi perfetti meccanismi e la sua abbondante dose di efferatezze, trova un clamoroso controcanto nelle pene d'amore dell'assassino, nella godibilissima parodia di un genere che spesso, molto spesso riesce anche a farsi prendere sul serio."
(Dalla copertina)

 Un libro di 78 pagine che si legge in poche ore, veramente bello e anche divertente.

 




 

3 commenti:

  1. Wow, non conoscevo questo libro di Sepulveda. Mi segno il titolo perché lo trovo veramente interessante. Grazie di aver condiviso la tua lettura. Buona giornata.

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  2. Non sapevo che Sepulveda avesse scritto anche un noir.
    Buona giornata.

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  3. Post interessante, non sapevo dell'esistenza di questo libro e mi incuriosisce.
    Buona giornata.

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