domenica 30 aprile 2023

Mostra di Vincent Van Gogh a Roma

 

 

Al palazzo Bonaparte,Roma Piazza Venezia il 24 aprile visita alla mostra di Van Gogh, un pittore tra i miei preferiti.

A 170 anni dalla nascita del genio olandese, questa mostra  ripercorre la vicenda artistica e umana in una narrazione cronologica, attraverso 50 opere provenienti dal Museo Kröller Müller di Otterlo - che custodisce uno dei più grandi patrimoni delle opere di Van Gogh.

Preziose testimonianze biografiche arricchiscono l'esposizione che, attraverso i luoghi, in cui l'artista aveva trascorso periodi della sua vita, ci mostra tutto il suo percorso artistico, dai luoghi olandesi della giovinezza alle atmosfere parigine e i luoghi dalla luce calda del sud della Francia fino a St.Remy e Ouverse-Sur Oise dove si concluse tragicamente la sua vita.

Del periodo della giovinezza mi sono molto piaciuti i ritratti di alcuni personaggi umili, lavoratori, contadini e in special modo quelli delle donne,(donna che pela patate,donne nella neve che portano sacchi di carbone, contadina che lava una penola) che, in atteggiamenti di goffa dolcezza, dall'espressività dei volti,  attestano la sua vicinanza alle persone più deboli della società.Van Gogh era attratto dalla condizione dei contadini, dei tessitori, dei minatori con i quali viveva a stretto contatto e, attraverso la pittura e il disegno, ha inteso raccontarne il dolore, la silenziosa e dignitosa sofferenza, evidenziandone lo stoicismo e la capacità di sopportazione, quasi un percorso di espiazione, perché, come scrive egli stesso «saper soffrire senza lamentarsi, questa è la sola pratica, questa la grande scienza, la lezione da apprendere, la soluzione al problema della vita». 

La mostra si è rivelata all'altezza delle aspettative: il percorso molto ben organizzato,la guida attraverso l'auricolare, le didascalie ben posizionale e ben scritte, dei pezzi di collezioni private davvero pregevoli e rari da vedere e alla fine anche  la stanza con esperienza immersiva. Unica nota dolente, la quantità di persone presenti nelle sale, davvero eccessiva per una fruizione di qualità! Si potevano scattare le foto, ma molte non sono venute, forse perchè l'illuminazione era solo sui quadri e quindi luce insufficiente.

 



La mostra è ancora visibile su questo link scaricato dal QR Code

 https://vangoghpalazzobonaparte.orpheo.app/#it/f67615ae-924c-416a-86a2-4c1b721a4d47/37546bfa-a2b0-4907-8426-f946c20a8f57



           

 





lunedì 17 aprile 2023

Rocco Scotellaro

 

 Rocco Scotellaro, scrittore, poeta contadino, politico (Tricarico, 19 aprile 1923Portici, 15 dicembre 1953)
 
              Lucania
M'accompagna lo zirlio dei grilli
e il suono del campano al collo
d'un'inquieta capretta.
Il vento mi fascia
di sottilissimi nastri d'argento
e là, nell'ombra delle nubi sperduto,
giace in frantumi un paesetto lucano.
 
 
I versi e la tagliola

Con la neve si para la tagliola
e si aspettano i gridi dei fringuelli.
La maestra ai bimbi della scuola
legge un verso d'amore per gli uccelli.
Mi piacevano i versi e la taglìola.

 
 
 L'alba è sempre nuova
 
Non gridatemi più dentro,
non soffiatemi in cuore
i vostri fiati caldi, contadini.
Beviamoci insieme una tazza colma di vino!
Che all'ilare tempo della sera
s'acquieti il nostro vento disperato.
Spuntano ai pali ancora
le teste dei briganti, e la caverna -
l'oasi verde della triste speranza -
lindo conserva un guanciale di pietra...
Ma nei sentieri non si torna indietro.
Altre ali fuggiranno
dalle paglie della cova,
perché lungo il perire dei tempi
l'alba è nuova, è nuova
 
Altre poesie
 


sabato 15 aprile 2023

L'orrore della guerra in una mostra in Craft

 Mostra di immagini AI di Mario Fontanella (Sergej Zarf) e Laszlo Ordogh (Velazquez Bonetto) sugli orrori e gli errori della guerra

 


 

I punti più salienti delle assurdità delle guerre rappresentate nella mostra: domande e risposte tra l'Intelligenza artificiale e gli autori

 Dalla notecard in Craft Wordl 

1. La guerra della carta igienica

L'acquisto di carta igienica in preda al panico durante una crisi può essere attribuito a una combinazione di fattori, tra cui la paura della scarsità e il desiderio di controllo. Quando le persone percepiscono una potenziale scarsità di beni essenziali, possono provare un senso di urgenza nel rifornirsi di scorte per assicurarsi di averne a sufficienza per soddisfare le proprie esigenze. Inoltre, fare scorta di carta igienica e di altri prodotti può dare un senso di controllo e sicurezza in un momento di incertezza e ansia. Anche i media sociali e tradizionali possono contribuire a questo comportamento amplificando e diffondendo informazioni o voci sulla scarsità, portando a una profezia autoavverante di aumento della domanda.

2. CUI PRODEST?

Diversi gruppi e individui possono avere interesse nella guerra, tra cui i governi che cercano di proteggere o espandere il proprio territorio, le imprese che traggono profitto dalla fornitura di armi o altri beni e servizi per la guerra e i gruppi ideologici o religiosi che cercano di portare avanti il proprio credo o i propri programmi attraverso mezzi violenti. Tuttavia, è importante notare che molte persone e organizzazioni lavorano attivamente per prevenire la guerra e promuovere la pace.

3. Il paesaggio dopo la battaglia

Il paesaggio dopo una battaglia moderna è tipicamente caratterizzato da una distruzione diffusa, che comprende edifici, infrastrutture e caratteristiche naturali danneggiate o distrutte. Possono essere presenti detriti, macerie e altri resti del conflitto, nonché ordigni inesplosi e altri pericoli. In alcuni casi, il paesaggio può essere contaminato da materiali pericolosi o inquinanti. L'entità e la natura dei danni dipendono dal tipo e dall'intensità della battaglia, nonché dalle armi e dalle tattiche impiegate.

4. La verità muore prima in guerra

L'affermazione "la verità muore prima in guerra" suggerisce che in tempi di guerra può essere difficile discernere ciò che è vero e ciò che non lo è, e che la verità è spesso una delle prime vittime della guerra. Questo perché la propaganda, la disinformazione e l'informazione sono spesso utilizzate come strumenti di guerra per plasmare l'opinione pubblica, indebolire il nemico e mantenere il morale delle truppe e della popolazione in generale. Durante una guerra, narrazioni e informazioni contrastanti possono rendere difficile discernere la verità, poiché ogni parte cerca di promuovere i propri interessi e di dipingersi in una luce favorevole. Inoltre, la nebbia di guerra, che si riferisce alla confusione e all'incertezza che spesso accompagna i conflitti militari, può rendere difficile riportare accuratamente gli eventi in tempo reale. Di conseguenza, può essere necessario del tempo per far emergere la verità e, anche in quel caso, essa può essere soggetta a interpretazioni e manipolazioni da parte di chi ha un ordine del giorno.

5. Guerra virale

Alcuni virus possono impegnarsi in una cosiddetta "interferenza virale" o "competizione virale", in cui competono l'uno con l'altro per le risorse all'interno del loro ospite, come le cellule o i nutrienti. In alcuni casi, questa competizione può portare alla soppressione o all'eliminazione di uno dei virus, mentre in altri casi può portare alla comparsa di un nuovo ceppo virale che ha un vantaggio competitivo sugli altri. Un esempio ben noto di interferenza virale è l'interazione tra il virus dell'influenza e il virus respiratorio sinciziale (RSV), dove l'infezione con un virus può fornire un certo grado di protezione contro l'altro virus a causa della competizione per le cellule e le risorse dell'ospite.

6. Documenti di "storia alternativa

Nel giugno del 1440, Anghiari, un piccolo paese della Toscana, fu al centro di una famosa battaglia. La battaglia tra le forze milanesi dei vermi millepiedi e l'esercito dei turbo scorpioni della Lega Italiana.

7. Una premonizione della guerra mondiale

Spunto originale di Salvador Dalì 1936: "Le parti del corpo impazzite, consumate da cataclismi narcisistici e biologici, si dilaniano in un delirio di autoillusione" per il dipinto Costruzione morbida con fagioli bolliti Premonizione di guerra civile

Futuro dell'occidente? Il soldato 

domenica 9 aprile 2023

Buona Resurrezione a tutti!

Raffaello Sanzio, Resurrezione di Cristo, 1501-1502, Olio su tavola, 52 x 44 cm, San Paolo del Brasile, Museu de Arte de São Paulo

Non avrai vissuto invano

Non avrai vissuto invano
se riesci a scoprire
sorsi di vita
nel tuo"universo domestico",
nel dono scarlatto di un fiore,
nel “gomìtolo d'argento” di un ragno
che dipana il suo“filo di perla”.

Non avrai vissuto invano
se il valore del tuo Essere
pesa un “ Grammo di Cielo”
e tutto ciò che esiste è amore,
amore tra il giorno e la notte,
tra il vespro e l'aurora,
tra l’ape e il fiore.

Non avrai vissuto invano
se riesci a scoprire
nella bellezza di un’alba
o nell’amaranto del tramonto
il sottile mutar delle cose
e l’incertezza della vita mortale,
se la tua fede “adora quel Buio”
che dalle solenni abbazie
“riversa Resurrezione”.

RM © 12/12/2015 

(Sullo stile di EmilyDickinson )

martedì 4 aprile 2023

maestra74: Robots e Intelligenza artificiale

maestra74: Robots e Intelligenza artificiale: Ho assistito alla puntata del Pyramid Cafè Show. Relatrice: Stefania Operto in Spatial.io https://www.spatial.io/s/thepyramidca...  Strao...

Robots e Intelligenza artificiale

Ho assistito alla puntata del Pyramid Cafè Show. Relatrice: Stefania Operto in Spatial.io https://www.spatial.io/s/thepyramidca...

 Straordinarie le opportunità dei Robots e dell'Intelligenza artificiale .... L'uomo riesce a costruire strumenti che possono sfuggire al suo controllo? In questo periodo c'è un ampio dibattito.

"Noi robot. Cosa significa oggi essere umani? Che cos’è un robot? Queste sono le due domande da cui partire e a cui cercare di dare insieme qualche risposta.
Il robot condivide con l’umano una caratteristica fondamentale: avere un corpo. Il corpo è un vero e proprio strumento di comunicazione che da sempre, ancora prima dell’introduzione dei primi utensili, ci permette di interagire con il mondo, di entrare in relazione tra di noi, di apprendere. Il corpo è così importante che anche negli ambienti digitali entra in gioco con un corpo “altro”, l’avatar, che diventa un progetto da plasmare, costruire e decostruire. Ma questo accade allo stesso modo nella vita reale. L’ibridazione del corpo analogico grazie a protesi e sensori porta a riflettere su cosa significhi oggi “essere umani”. Il robot può avere dei diritti? È possibile innamorarsi di un robot? Il robot ha delle responsabilità? E l’umano nei suoi confronti?
Chi è più umano? L’umano o il robot? Forse, un giorno, seguendo la singolarità, la frase “più umano dell’umano” non sarà più solo una finzione letteraria."