lunedì 26 febbraio 2024

"Una donna indipendente" di Elizabeth von Arnim

 


"Una donna indipendente" di Elizabeth von Arnim è un romanzo d'amore scritto attraverso un epistolario univoco, le lettere d'amore  di una giovane donna al suo innamorato.

" La venticinquenne Rose-Marie vive a Jena insieme al padre, il Professore, quando nella loro vita arriva Roger, un giovane inglese, nobile decaduto, in Germania per imparare il tedesco. I due si innamorano, Roger si dichiara, ma deve tornare in Inghilterra dalla famiglia, e le lettere che Rose-Marie gli scrive sono piene di impazienza, ansiose di avere una risposta. Ma fin dalle prime pagine è chiaro che la fedeltà di Roger si appanna velocemente: la distanza, il temperamento e le condizioni sociali rendono difficile il rapporto. Spunta un'altra donna, bella e ricchissima. Si assiste così all'altalena dell'amore tra due persone molto differenti, e la vicenda si dipana solo grazie alle lettere di Rose-Marie: quelle di Roger si possono solo immaginare dalle parole della ragazza, ben decisa a imporre la propria volontà..."

 Un romanzo singolare e straordinario questo  di Elizabeth von Arnim. Si legge facilmente e scorre veloce,  risulta molto vivace e denso di sarcasmo, nonostante sia un soliloquio della protagonista. Molto brava la scrittrice, di cui non avevo letto mai nulla, ma che mi ha sorpresa per la sua indipendenza di donna e di donna dei suoi tempi. Riporto una citazione che descrive il suo carattere:

"Amo la mia libertà e le escursioni nella foresta, le mie gonne corte e le braccia a penzoloni. Voglio che il vento mi soffi addosso, che il sole mi batta in viso e che il fango mi schizzi. Al bando scrigni, tappezzerie e cornici! Non sono un quadro né un gioiello, né ciò che il vostro occhio poetico, fuorviato da una musa burlona, persiste nel volermi vedere. "

Ho letto con piacere questo libro , come esercitazione per il laboratorio di scrittura creativa " Lerrere d'amore da...", ideato e condotto dalla prof. Lorenza colicigno.



 


venerdì 23 febbraio 2024

Presentazione dell'e_book "Annidamenti"

 Presentazione dell'e_book "Annidamenti", Meditazioni e Visioni
dell'Umano Contemporaneo in relazione al suo vivere, di Sergej Zarf (alias Mario Fontanella)



 

 

E_bouk Annidamenti

domenica 11 febbraio 2024

San Remo 2024

 



Il settantaquattresimo Festival di Sanremo si è svolto al Teatro Ariston di Sanremo dal 6 al 10 febbraio 2024 con la conduzione e la direzione artistica, per il quinto anno consecutivo, entrambe affidate ad Amadeus; nel corso delle serate è stato affiancato da vari co-conduttori e co-conduttrici, tra cui Marco Mengoni nella prima serata, Giorgia nella seconda serata, Teresa Mannino nella terza serata, Lorella Cuccarini nella quarta serata e Fiorello nella serata finale. Vi hanno partecipato 30 artisti con altrettanti brani tutti in gara in un'unica sezione: 27 partecipanti sono artisti di chiara fama, mentre gli altri sono i primi tre classificati del concorso Sanremo Giovani 2023. Questi ultimi hanno presentato un brano inedito, diverso da quello con il quale hanno vinto la suddetta competizione.L'edizione è stata vinta da Angelina Mango con il brano La noia e, come da regolamento, rappresenterà, salvo rinuncia, l'Italia all'Eurovision Song Contest 2024, che si svolgerà dal 7 all'11 maggio  in Svezia ( da WIKIPEDIA)

 

 Il copione di Sanremo si ripete ogni anno, quasi uguale. Sempre troppi i cantanti che si esibiscono e sempre interminabili le cinque serate...e comunque anche quest'anno ho seguito fino ad una certa ora, ma non perchè mi prendeva il sonno, (non ho l' abitudine di addormentarmi davanti alla televisione. 😏) Anche quest'anno ho  seguito da casa, dal comodissimo divano di #MetaSanremo in Spatial insieme ad amici, con cui si è chiacchierato e commentato, sospendendo l'audio, ad ogni interruzione di pubblicità.


 

 Cosa c'è stato di nuovo in questo Sanremo? I gusti musicali sono cambiati, una musica dal ritmo travolgente, che si adegua al ritmo del nostro tempo, ma che spesso impedisce di comprendere (almeno per me) il tema e le parole delle canzoni. Infatti ho voluto leggere qualche testo per capire quali sono i temi  affrontati. Anche la canzone della vincitrice, La noia di Angelina Mango, non mi era piaciuta in modo particolare, ma leggendo il testo ho potuto constatare che affronta un tema che mi riporta  a numerosi scrittori e poeti che hanno parlato nelle loro opere di questo sentimento, da Schopenhauer,  a Charles Baudelaire a Leopardi ... E poi se pensiamo che è cantata da una ragazza di 23 anni, dobbiamo ricrederci sui giovani!

Angelina Mango, “La Noia”: il testo della canzone che ha vinto Sanremo

Quanti disegni ho fatto
Rimango qui e li guardo
Nessuno prende vita
Questa pagina è pigra
Vado di fretta
E mi hanno detto che la vita è preziosa
Io la indosso a testa alta sul collo
La mia collana non ha perle di saggezza
A me hanno dato le perline colorate
Per le bimbe incasinate con i traumi
Da snodare piano piano con l’età
Eppure sto una pasqua guarda zero drammi
Quasi quasi cambio di nuovo città
Che a stare ferma a me mi viene
A me mi viene
La noia
La noia
La noia
La noia
Muoio senza morire
In questi giorni usati
Vivo senza soffrire
Non c’è croce più grande
Non ci resta che ridere in queste notti bruciate
Una corona di spine sarà il dress-code per la mia festa
È la cumbia della noia
È la cumbia della noia
Total
Ah, è la cumbia della noia
La cumbia della noia
Total
Quanta gente nelle cose vede il male
Viene voglia di scappare come iniziano a parlare
E vorrei dirgli che sto bene ma poi mi guardano male
Allora dico che è difficile campare
Business parli di business
Intanto chiudo gli occhi per firmare i contratti
Princess ti chiama princess
Allora adesso smettila di lavare i piatti
Muoio senza morire
In questi giorni usati
Vivo senza soffrire
Non c’è croce più grande
Non ci resta che ridere in queste notti bruciate
Una corona di spine sarà il dress-code per la mia festa
È la cumbia della noia
È la cumbia della noia
Total
Ah, è la cumbia della noia
La cumbia della noia
Total
Allora scrivi canzoni?
Si, le canzoni d’amore
E non ti voglio annoiare
Ma qualcuno le deve cantare
Cumbia, ballo la cumbia
Se rischio di inciampare almeno fermo la noia
Quindi faccio una festa, faccio una festa
Perché è l’unico modo per fermare
Per fermare
Per fermare, ah
La noia
La noia
La noia
La noia
Muoio perché morire
Rende i giorni più umani
Vivo perché soffrire
Fa le gioie più grandi
Non ci resta che ridere in queste notti bruciate
Una corona di spine
Sarà il dress-code per la mia festa
È la cumbia della noia
È la cumbia della noia
Total
Ah, è la cumbia della noia
La cumbia della noia
Total
Total


giovedì 1 febbraio 2024

Sera

 

                            René Magritte, Uso della parola, desiderio, 1927-1929

SERA
 
Il tempo batte le sue ore
e spegne lentamente il giorno.
L'ultima lama di luce
nasconde
tra le pieghe dell'anima
il chiaroscuro della malinconia,
sfumando
le ombre della sera,
in un velo di magia.
Ogni forma si fa lieve
nel silenzio della sera,
l’eco della realtà celata
risuona nel vuoto
di pensieri segreti.
Una lacrima furtiva,
smarrita nel lento divenire,
scrive parole di poesia,
tra riflessi di emozioni,
nell'incanto di un ricordo,
e rivive un istante,
che diventa infinito,
sulle ali del tempo.
 
   RM © 22/02/2015
 
Questa opera di Magritte rappresenta questa mia poesia: contrasto tra realtà e finzione, tra razionale e irrazionale, tra rappresentazione realistica e rappresentazione onirica, tra ordinario e mistero, desir(desiderio) tra le stelle