venerdì 29 dicembre 2023

Ogni attimo è vita

 


«Dum loquimur fugerit invida aetas: carpe diem, quam minimum credula postero.» «Mentre parliamo il tempo è già in fuga, come se provasse invidia di noi: cogli l'attimo, sperando il meno possibile nel domani.» da Le Odi di Orazio

Un tempo d'attesa

nei giorni disteso,

un tempo sospeso 

 con tutto il suo peso,

un tempo diffuso 

tra l'oggi e il domani

che in ogni attimo ha inciso

un dolore o un  sorriso.

E in ogni attimo

scorre la vita,

tra infinito passato

e infinito futuro.

E ogni attimo è vita!

R.M. ( © )

 

martedì 19 dicembre 2023

Buon Natale!

 

                                       Natività di Sandro Botticelli

Auguri di buon Natale con le parole di Don Tonino Bello

Andiamo fino a Betlem, come i pastori. L'importante è muoversi. Per Gesù Cristo vale la pena lasciare tutto: ve lo assicuro. E se, invece di un Dio glorioso, ci imbattiamo nella fragilità di un bambino, con tutte le connotazioni della miseria, non ci venga il dubbio di aver sbagliato percorso.

Perché, da quella notte, le fasce della debolezza e la mangiatoia della povertà sono divenuti i simboli nuovi dell'onnipotenza di Dio. Anzi, da quel Natale, il volto spaurito degli oppressi, le membra dei sofferenti, la solitudine degli infelici, l'amarezza di tutti gli ultimi della terra, sono divenuti il luogo dove egli continua a vivere in clandestinità. A noi il compito di cercarlo. E saremo beati se sapremo riconoscere il tempo della sua visita.

Mettiamoci in cammino, senza paura. Il Natale di quest'anno ci farà trovare Gesù e, con lui, il bandolo della nostra esistenza redenta, la festa di vivere, il gusto dell'essenziale, il sapore delle cose semplici, la fontana della pace, la gioia del dialogo, il piacere della collaborazione, la voglia dell'impegno storico, lo stupore della vera libertà, la tenerezza della preghiera.

Allora, finalmente, non solo il cielo dei nostri presepi, ma anche quello della nostra anima sarà libero di smog, privo di segni di morte, e illuminato di stelle.

E dal nostro cuore, non più pietrificato dalle delusioni, strariperà la speranza.

martedì 12 dicembre 2023

INCONTRO CON LUISA VIGLIETTA



Incontro con Luisa Viglietta nel Metaverso a Più Donna Zero Violenza in Spatial per la presentazione del libro “Mach na fija” (È solo una femmina) , pubblicato da Gaidano&Matta edizioni. 
La presentazione del libro è avvenuta attraverso l'intervista all'autrice da parte di Lorenza Colicigno che oltre a richiedere i tratti più importanti della narrazione autobiografica ha fatto emergere tutte le difficoltà incontrate nell'affermarsi come  ricercatrice, come scienziata  solo perchè donna. 
Sono state presentate delle diapositive che ritraggono i luoghi e vari personaggi che hanno accompagnato la vita della scienzata (familiari, amici, insegnanti, colleghi, amanti, compagni, collaborator ie anche famosi scienziati) con aneddoti anche simpatici.
Luisa Viglietta  dice di voler narrare la sua storia così come è stata::-":Una storia “selvatica” che come unica regola segue quella della verità dei fatti, senza bugie e senza abbellimenti. Ho imparato precisione e accuratezza dalla letteratura scientifica, semplicità e chiarezza facendo l'insegnante. Mi aspetto che i lettori e le lettrici si appassionino alle vicende proprio perché è una storia “vera” e vorrei che trovassero nelle pieghe del mio vissuto dettagli e riflessioni utili per una vita migliore, siano essi giovani con una vita da vivere o invece un vecchi con una vita già vissuta da raccontare".

Luisa Viglietta è nata a Fossano e vive a Torino. Laureata in Fisica presso l'Università di Torino nel '62, ha conseguito il Master of Astronomy presso l'Università Cornell (USA) nel '67. Ha insegnato al Liceo Copernico (1968-84). Ricercatrice presso IRRSAE Piemonte (1984-98) e presso COREP (1998-2005), ha un centinaio di pubblicazioni tra libri e articoli su riviste scientifiche internazionali. E' stata volontaria presso l'Associazione Aporti Aperte di Torino, poi presso l'Associazione ADHD Piemonte. Più recentemente ha partecipato a un gruppo di lettura dell'ultima edizione del Premio Letterario Calvino ed è diventata socia dello Zonta Club di Torino.

 

venerdì 1 dicembre 2023

LA PRATICA DELLA SATĪ E LA CONDIZIONE VEDOVILE NELL’INDUISMO

 Un evento in Craft nell'ambito del programma di sensibilizzazione alla violenza sulle donne

A cura di: Giaccamah Roy, studiosa di scienze antropologiche orientalistiche. Un incontro che ha come tema centrale la satī, ovvero il rito di immolazione delle vedove hindū sulla pira funebre del marito. Un rito, abolito (almeno ufficialmente) nel 1829, considerato dagli studiosi una delle pratiche culturali che ha maggiormente contribuito a costruire la nostra percezione di occidentali nei riguardi della cultura indiana. Per comprendere la scelta della satī è necessario comprendere la condizione della vedova hindū; si tratta di due destini che presentano differenze e similitudini. Ascolteremo alcune testimonianze storiche di viaggiatori europei esplorando le diverse ipotesi riguardo le origini e l’influenza esercitata da varie figure che si sono succedute nel corso dei secoli.