domenica 30 ottobre 2022

Buon Halloween! Che c’entriamo noi con Halloween?

  Halloween dovrebbe rappresentare la fine dell'estate che quest'anno ancora resiste con queste belle giornate soleggiate. Si celebra ormai anche da noi il 31 ottobre e sembra che abbia  origine nella festa pagana celtica, che prevedeva i riti di ringraziamento per il raccolto dei frutti della terra. 

Notizie su questa ricorrenza su Wikipedia

Mi sto preparando per la festa di domani sera in Craft Wordl, chissà che cosa prepareranno i miei amici!



 Intanto vedo che sono pronti gli abiti e ne scelgo uno...questo da signora misteriosa...Strega o fata?


 

Oppure spirito del bosco? Scheletro?

 


Che c’entriamo noi con Halloween?
A cura di Lorenza Colicigno, sulla base di ricerche etnografiche, cartacee e digitali.
Secondo i Lucani, i morti continuano ad avere rapporti con i vivi. Questi contatti avvengono soprattutto attraverso i sogni ma anche, secondo la credenza locale, per mezzo del vento. In particolare, i morti per disgrazia o per omicidio (oppure i non battezzati) continuano ad aggirarsi per il mondo presentandosi ai vivi nel luogo dove è avvenuta la dipartita sottoforma di vento impetuoso. Quando si verifica tale fenomeno significa che queste anime richiedono preghiere per la loro salvezza. Questi venti sono definiti popolarmente li mal' vint' e si crede che essi si aggrappino ai passanti soprattutto agli incroci trasformandoli in lupi violenti ed accomunandoli al loro destino di un errare aggressivo. Una pratica particolare del rito funebre lucano dei tempi remoti è, invece, data dalla tradizione dei quattro cantoni. Il defunto, nella realtà popolare lucana, è vegliato da donne che eseguono i cosiddetti "lamenti funebri" consistenti nel rievocare i ricordi e i pregi dell'estinto tramite un pianto rituale accompagnato da movimenti ritmici. In passato alcune donne prezzolate, le prèfiche, erano chiamate ad eseguire queste "nenie" che spesso si accompagnavano a grida e gesti strazianti che aumentavano di intensità allorquando arrivavano persone nuove a rendere l'estremo omaggio al defunto. La lamentazione funebre lucana si ricollega forse al "Thrénos" greco. Anche nel thrénos, ad un primo momento detto ululatus in cui viene emesso un grido disperato, segue una gestualità rituale (strapparsi le vesti o i capelli, percuotersi, graffiarsi) ed infine il thrénos vero e proprio in cui il dolore si fa canto (si ricorda il defunto). E’ tradizione folklorica lucana offrire oggetti cari e cibo ai morti confermando la tendenza a "ad affermare la similarità con il mondo dei vivi". Gli abitanti di Ruvo che vestono con gli abiti migliori per i loro defunti e li aiutano nell'ora dell'agonia alleviando loro le sofferenze con una sorta di eutanasia popolare (si riferisce della costruzione di un piccolo giogo per buoi posto sotto il cuscino del moribondo). In un mio laboratorio in una scuola di Stigliano in provincia di Matera, i ragazzi hanno descritto il rito della processione dei morti tra  il 31 ottobre e il 1 novembre. Sulle finestre e sui balconi si espone un piatto con la bruschetta: pane olio e origano, dono ai defunti che percorrono le strade del paese. In altri paesi della Basilicata, le donne, dopo aver cucinato, accompagnano a letto tutti i componenti della famiglia molto prima di mezzanotte per evitare di incontrare le anime dei morti. Il torrone dei morti in Campania, la tavola lasciata imbandita dopo la mezzanotte in Puglia, il banchetto comunitario consumato al cimitero in Calabria, i dolci e frutta secca che i defunti portano ai bambini di notte in Sicilia, il travestimento che accompagna spesso queste abitudini, attestano il persistere di riti che Halloween ha inglobato, e non bisognerebbe omologare o annullare.
Il cibo destinato per i defunti, rappresenta un omaggio di ciascun familiare per le anime dei parenti morti, ma anche una sorta di protezione. Il cibo e il dono sono diventati  nella festa anglosassone “dolcetto o scherzetto”, non è  difficile collegare i due riti, quello antico locale e quello anglosassone che ha prevalso. Tutto riconduce all’incontro non tanto nel terrore quanto nella festa tra i vivi e i defunti, i sempre vivi nella memoria. Questi sono gli elementi che collegano Halloween e i riti dei morti lucani e del Sud in genere, il resto è soprattutto consumismo, ma tant’è, l’importante è non dimenticare le proprie radici, poi si può festeggiare come si vuole. 



giovedì 20 ottobre 2022

Sole d'ottobre



 Sole d'ottobre

 

E' dolce il sole d'ottobre

che scalda a malapena

e rincorre le ombre.

S'impigrisce al balcone 

sui fiori di geranio 

e sul basilico  verde.

Ha un tocco leggero

 sulle foglie dei tigli

che  brillano d'oro
e perdono il verde.

S'impiglia tra i rami

e ad ogni foglia che cade

apre uno  spicchio di cielo.

 R.M. ( © ) ottobre 2022

venerdì 14 ottobre 2022

Diario di un killer sentimentale di Luis Sepùlveda

 


Ho trovato questo libro tra i libri in casa, non ricordavo di averlo letto, è del 1996, ma rileggendolo, qualcosa ho ricordato ed è stata una riscoperta in tutti i sensi. E' un genere diverso dagli altri romanzi di Sepulveda, è un noir, genere che non mi sarei aspettata da questo autore, che con la sua estrema semplicità descrive la professionalità di un killer, il quale in quanto tale non dovrebbe mai farsi coinvolgere dai sentimenti... 

ll killer è il personaggio che racconta la storia, dialogando con il suo alter ego che lo richiama alla realtà:«Mi disse dallo specchio un tipo in costume adamitico che mi assomigliava come una goccia d’acqua: “un assassino che parla di lealtà. Stronzo”, ribatté lui sollevando un rasoio simile al mio».

 La sua professionalità verrà fuori nel finale, evidenziando l’impossibilità di mischiare lavoro e sentimenti.

"Uno scrupoloso professionista dell'assassinio, assai abile nell'eseguire gli "incarichi" e dunque molto richiesto e molto ben pagato, commette un grave errore, imperdonabile per uno del suo calibro: si innamora di una bellissima ragazza francese e intraprende con lei una convivenza molto "borghese", interrotta soltanto dai suoi viaggi per il mondo, ovunque ci sia qualcuno da uccidere. Poi però la francesina lo lascia per un altro, e lui si ritrova in uno stato di prostrazione e di sgomento come l'ultimo degli innamorati infelici; e tutto questo accade mentre deve portare a termine un incarico particolarmente difficile, che lo obbliga a spostamenti continui, da Madrid a Istanbul, da Francoforte a Parigi, fino a Città  del Messico.
Il suo stato d'animo e il suo tormento sentimentale gli fanno commettere molti sbagli, che lo condurranno a una sorta di pensionamento anticipato. Ma prima egli dovrà comunque eliminare la vittima predestinata, accomunata nel destino di morte a un'altra persona che il killer non avrebbe mai pensato di incontrare, e che ci si rivela con uno spettacolare colpo di scena solo nelle ultime pagine.
Condotto sul filo di una costante e divertita ironia, questo romanzo breve datato 1996 E' certamente il prodotto più raffinato e meglio costruito che Luis Sepulveda abbia finora dato alle stampe: la struttura del noir, con i suoi perfetti meccanismi e la sua abbondante dose di efferatezze, trova un clamoroso controcanto nelle pene d'amore dell'assassino, nella godibilissima parodia di un genere che spesso, molto spesso riesce anche a farsi prendere sul serio."
(Dalla copertina)

 Un libro di 78 pagine che si legge in poche ore, veramente bello e anche divertente.

 




 

martedì 11 ottobre 2022

Novecento di Alessandro Baricco

 Ho ascoltato la lettura di "Novecento" dal suo autore Alessandro Baricco su RAI PLAY, qui il link

  Novecento è un monologo teatrale scritto da Alessandro Baricco, pubblicato da Feltrinelli nel1984.

Il monologo è interpretato in prima persona da Tim Tooney, un trombettista che ha suonato per sei anni sul piroscafo transatlantico Virginian, e narra la  storia il cui protagonista è  Novecento, il pianista  jazz che non ha mai messo piede sulla terraferma e vive la sua vita sul piroscafo.Egli non riesce a superare la paura di amare ma anche quella di fare tutto ciò che lo legherebbe alla terra: ecco perché dedica tutta la sua vita a suonare per i passeggeri del Virginian, vivendo passioni e desideri non suoi, fino ad annullarli nella musica. E' un uomo che conserva però quell’anima infantile che non dovrebbe mai essere perduta e che gli fa vedere le cose in maniera diversa.  Una storia semplice ma molto suggestiva che fa riflettere sulla paura di affrontare le problematiche del mondo e pensare... chissà quante volte anche noi siamo rimasti fermi a quel terzo gradino!

lo scrittore Alessandro Baricco sceglie di dare voce lui stesso, a Danny Boodman T.D. Lemon attraverso una lettura dal ritmo cadenzato, come solo lui sa fare, pesando ogni singola parola e rendendo la storia molto emozionante e coinvolgente. Non avevo letto il libro, ma forse è stato meglio, con l'ascolto attraverso la sua voce, sono riuscita meglio a coglierne la musica e la poesia.

Riporto alcuni brani che mi hanno partcolarmente colpito:

"Il mondo, magari, non l’aveva visto mai. Ma erano ventisette anni che il mondo passava su quella nave: ed erano ventisette anni che lui, su quella nave, lo spiava. E gli rubava l’anima."

"In questo era un genio, niente da dire. Sapeva ascoltare. E sapeva leggere. Non i libri, quelli sono buoni tutti, sapeva leggere la gente. I segni che la gente si porta addosso: posti, rumori, odori, la loro terra, la loro storia… Tutta scritta, addosso. Lui leggeva, e con cura infinita, catalogava, sistemava, ordinava… Ogni giorno aggiungeva un piccolo pezzo a quella immensa mappa che stava disegnandosi nella testa, immensa, la mappa del mondo, del mondo intero, da un capo all’altro, città enormi e angoli di bar, lunghi fiumi, pozzanghere, aerei, leoni, una mappa meravigliosa. Ci viaggiava sopra da dio, poi, mentre le dita gli scivolavano sui tasti, accarezzando le curve di un ragtime."

  "La terra, quella è una nave troppo grande per me. È un viaggio troppo lungo. È una donna troppo bella. È un profumo troppo forte. È una musica che non so suonare. Perdonatemi. Ma io non scenderò. Lasciatemi tornare indietro.
Per favore."

" Io, che non ero stato capace di scendere da questa nave, per salvarmi sono sceso dalla mia vita."

Qui la trama


 

sabato 8 ottobre 2022

Oktoberfest

 


 Octoberfest ad Agra in Craft Wordl 

Una festa con stand e tavoli apparecchiati con boccali di birra, con camerieri e ospiti  dai costumi tradizionali bavaresi: pantaloni di pelle di camoscio (Lederhosen) camicia a quadrettini e bretelle per gli uomini, e  vestiti con corpetti strettissimi, gonne ampie e grembiule per le donne (Dirndl).


                                                                        Il mio avatar
 Serata molto divertente soprattutto per la danza e l'ascolto di musica e canzoni 



E così ho partecipato anche all'oktoberfest!

Ne avevo sentito parlare da amici e parenti emigrati a Monaco, che mi raccontavano di questo evento, con milioni di visitatori e con un consumo di milioni di boccali di birra...A proposito di boccali, ne conservo ancora un souvenir.

Approfittando dell'atmosfera immersiva della festa, sono andata un po' in giro su Google a curiosare su qualche notizia.

L'Oktoberfest (letteralmente: "Festa d'ottobre", in bavarese d'Wiesn) è un festival popolare che si tiene a Monaco di Baviera, in Germania, dal penultimo fine settimana di settembre al primo di ottobre: è l'evento più famoso ospitato in città, nonché la più grande fiera del mondo, con mediamente 6 milioni di visitatori ogni anno (quasi 7 milioni nel 2011) con un consumo di 7,5 milioni di boccali di birra. Anche altre città del mondo ospitano feste simili o ispirate da questa e chiamate anch'esse Oktoberfest.

La storia 

 Il 12 ottobre 1810 il principe ereditario Luigi, il futuro Re Luigi I, festeggiò le sue nozze con la Principessa Therese di Sachsen-Hildburghausen. I festeggiamenti, ai quali furono invitati anche i cittadini di Monaco, si svolsero su un prato (Wiese) che a quei tempi era ancora alle porte della città e che da allora si chiama "Theresienwiese" in onore della sposa.

Le feste nuziali si conclusero con una corsa di cavalli alla quale assistette anche la famiglia reale e che fu una festa per tutta la Baviera. Fu deciso di ripetere la corsa anche gli anni successivi e così nacque la tradizione dell’"Oktober" Fest.

Nei primi decenni l’offerta di divertimenti era modesta. Nel 1818 comparvero la prima giostra, due altalene e piccoli capanni in cui i visitatori si intrattenevano bevendo birra. A partire dal 1896, grazie all’intrapendenza e la collaborazione con i produttori di birra, alcuni osti fecero montare i primi grandi capannoni.

Un’altra parte dell’area era occupata dal Luna Park. L’offerta di giostre e altri divertimenti era aumentata già a partire dalla fine del XIX secolo ed oggi un enorme Luna Park con centinaia di attrazioni fa divertire i visitatori di tutte le età.

Il programma.

L’Oktoberfest prende il via con la tradizionale parata guidata dal sindaco e una schiera di carri, carichi di botti di birra, decorati e trainati da cavalli. Alle ore 12 in punto il sindaco, seguendo un preciso rituale, apre il primo barile di birra e dà solennemente inizio ai festeggiamenti .

La domenica si svolge una seconda parata che è unica al mondo e che vede oltre 8.000 partecipanti in costume tipico e varie bande tradizionali sfilare a piedi per 7 km nel centro di Monaco.

 Qualche cifra.

Nelle due settimane della manifestazione sono quasi 7 milioni i visitatori che arrivano nella capitale bavarese e circa 7 milioni i litri di birra bevuti nel periodo. Di conseguenza non viene lesinato sui servizi igienici, pensate che gli uomini hanno a disposizione circa un chilometro di orinatoi. Le fabbriche di birra monacensi Augustiner, Hackerbräu, Hofbräuhaus, Löwenbräu, Paulaner, e Pschorr Spatenbräu cominciano già nel mese di luglio a montare i tendoni, in realtà gigantesche strutture finemente decorate, alcune delle quali accolgono fino a 6.000 persone. Ed è tra questa massa di gente che le robuste cameriere cercano di farsi strada utilizzando un potente fischietto. Un lavoro tanto duro quanto ambito, basti considerare che alcune persone arrivano a prendere 15 giorni di ferie dal proprio lavoro per poter venire a servire all’Oktoberfest. Si dice infatti che si possa arrivare a guadagnare oltre 10.000 euro!

 



 


 


giovedì 6 ottobre 2022

Mare di ottobre


Bellissime giornate di sole a Salerno!

Approfitto per fare delle lunghe passeggiate in questo bel lungomare e per fare ancora un po' di riserva di sole per l'inverno a Potenza.
Camminando in solitudine lascio andare i miei pensieri tra le nuvole che velano un po' il sole e allungo il mio sguardo all'orizzonte. dove due vele solcano il mare...e  l'orizzonte si apre tra uno sfarfallio  di mille piccole luci dei raggi del sole che brillano a pelo d'acqua tra voli di gabbiani.


 Al tramonto qui il sole cala dietro i monti, ma lascia nel cielo e nel mare dei riflessi che mi incantano di meraviglia.

 

mercoledì 5 ottobre 2022

Veleggiando in Craft wordl

 Nel mare digitale di Internet si naviga, (è un modo di dire entrato nel gergo comune) ma non avrei mai pensato che si potesse navigare con una vela o "veleggiare"Ma qui tutto è possibile, come ho già scritto in un altro post e allora. sempre con una certa diffidenza, ma anche con quel pizzico di curiosità  ho voluto provare! 

                                     Porto di Scario







 
 
 
Prova

                                          

 Molto divertente! Mi devo esercitare...spero  nella pazienza  del maestro Tonino!


 

sabato 1 ottobre 2022

Le donne iraniane

 


Vogliono correre

con il vento nei capelli

lasciarsi spettinare

ogni triste pensiero

e lasciar volare nel cielo

tanti veli multicolori

per raccogliere ogni ciocca tagliata

da riporre come seme per la libertà.