giovedì 3 novembre 2022

Il fragore del ricordo di Anna Maria Basso


 
 "Il fragore del ricordo" di Anna Maria Basso

Il "Fragore del ricordo" di Anna Maria Basso è un romanzo che, attraverso la vita e i luoghi delle tre protagoniste, pone l’accento sull’importanza dei ricordi e conduce il lettore a ripensare alla propria storia con una piacevole sensazione mescolata alla malinconia per il tempo che passa.

Trama

Lara è una giovane neurologa lucana spinta da forti interessi scientifici per la ricerca nell'ambito delle malattie neurodegenerative. Ottiene un contratto per tre anni presso l'Università UTS di Dallas, in Texas. Il suo ragazzo, Matteo, che inizialmente aveva deciso di partire con lei, si tira indietro all'ultimo momento. Prima della partenza, nella casa estiva a Maratea, Lara trova un diario della nonna da cui apprende i momenti più difficili della sua vita. Adelina, infatti, ha scritto le sue memorie prima di cadere nell'oblio della malattia e le racconta i sogni e le speranze dei suoi anni giovanili, l'amore impossibile per un ufficiale americano, l'affetto profondo per il fratello Antonio, pilota dell'aeronautica militare italiana. Intanto Lara svolge con entusiasmo il suo lavoro di ricercatrice. Partecipa a un programma che promette delle scoperte molto interessanti. A Dallas condivide un mini appartamento con Jamila, un'operatrice sanitaria di origine afgana, salvata da una coppia di medici americani, quando aveva dodici anni e viveva in un campo profughi del Pakistan. Lara conosce William, anche lui ricercatore di nota fama che lavora a New York, con il quale inizia una collaborazione professionale, ma nasce anche una bella amicizia che si trasformerà in amore. Attraverso Jamila, Lara conosce Gregory Walker, il nonno di William, un famoso generale della marina militare USA, in pensione, che vuole immaginare come il giovane ufficiale amato da Adelina...(Dalla copertina)

“Quella che leggerai adesso non ha né fate, né principesse…E’ solo la mia storia e leggendola capirai che la vita è un libro fatto anche di pagine bianche che spesso non si riescono a riempire, ma che conservano intatti i nostri sogni.”

Si potrebbe definire infatti un libro dei sogni realizzabili o anche impossibili che ci fa riprovare le stesse emozioni vissute dalle protagoniste. E’una storia di donne del sud, una storia che parla della conquista della libertà, attraverso due generazioni: quella di Adelina che può realizzare se stessa solo attraverso il matrimonio e quella della nipote Lara che invece può decidere liberamente del proprio futuro. E’ la storia di Jamila, salvata da un attentato a 12 anni in un campo profugo da una coppia americana, coinquilina afgana di Lara, che decide di ritornare nella sua terra a conquistare la sua libertà, perché il luogo di nascita “ci lega e ci condiziona e per alcuni è una dote straordinaria, per altri è una maledizione, e per le donne afghane, un destino perverso”.

Nel dipanarsi delle vicende del romanzo tutto scorre  per volere del destino, tutto avviene per caso, così avviene l'incontro di nuovi personaggi su cui si sviluppa la storia. E i ricordi non diventano mai rimpianti e il dolore viene affrontato quasi con serenità, “basta darsi tempo”, perché tutto si evolve nel fluire degli eventi.

Tutta la storia è incastonata nei luoghi dove scorre la vita delle protagoniste; i luoghi, come il centro storico di Potenza, Napoli, Dallas, sono descritti attraverso immagini davvero suggestive.

E’ stata una lettura scorrevole e piacevole, che mi ha riportato indietro nel tempo, ai ricordi  dei luoghi e degli affetti della mia fanciullezza ed è stato davvero un ritornare "al punto di partenza, per conoscerlo per la prima volta"(T.S. Eliot). E' stata un'immersione negli anni 60, ho  ripensato alla vita nel mio paese,  al vicinato, all'atmosfera  della vita tranquilla, ai condizionamenti e ai miei primi passi nell'emancipazione come donna... Sì, forse non son ruscita a riempire tutte le pagine del libro della mia vita e qualche sogno è ancora custodito tra quelle pagine bianche...

E' un libro che ci trasporta emotivamente  in tempi e luoghi lontani attraverso una scrittura molto limpida e chiara, semplice ma ricca di effetti poetici, dovuti al ritmo vivace dei dialoghi e all'uso di metafore e similitudini. Consiglio la lettura a tutti coloro che amano leggere belle storie, scritte bene.


5 commenti:

  1. Devo vedere com'è scritto: da scrittrice, amo la vecchia scuola e i libri scritti al presente indicativo non mi attirano per niente.
    Perciò scandaglierò lo stile di scrittura e poi vedrò se vale la pena leggere il romanzo.
    Ti abbraccio.

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    1. Francesca A. Vanni E' un romanzo che parte da un diario di una delle protagoniste, ma tutto il racconto dallo stile scorrevole è al tempo passato.

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  2. La trama non è male.
    Buon inizio di settimana.

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  3. E' un bel tema da affrontare quello dei ricordi.
    Io però ammetto di non essere un tipo nostalgico. Ho tanti ricordi ma ci penso poco, preferisco concentrarmi sul presente.

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  4. Interessante questa recensione, mi segno il titolo e poi vedrò. La trama mi attira. Saluti.

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