Coltivare la memoria
nella nebbia del tempo
che sorge dal silenzio
delle gole del Carso,
perchè risorga alla luce,
da quel baratro di follia,
la pietà per le vittime
e la verità per la storia.
Ricordare senza rancore
l'orrore della vendetta
dell'ultimo fuoco di guerra,
le vittime di un terrore,
e i profughi dalla propria terra.
Dipingere su quelle rocce
un arcobaleno di tante etnie
che abbracci ogni confine,
al di là di ogni ideologia.
R.M.
Non dobbiamo dimenticare!Bella poesia.
RispondiEliminaDavvero orribile quello che è accaduto e tenuto in sordina...
RispondiEliminaUn saluto Susanna