giovedì 27 marzo 2025

Dante costruttore di parole


 

Il 26 marzo si è celebrato il Dante Day, nel Metaverso a NoiLab-Craft; si è svolta un' interessante conferenza sulle figure femminili nelle opere di Dante Alighieri tenuta da Lorenza Colicigno, che ci ha fatto scoprire Dante anche come costruttore di parole.


                                   Dante imparadisato con Beatrice in un disegno di Botticelli

Il Padre della lingua italiana, è stato il primo a usare il volgare in un'opera letteraria, la Divina commedia ed è stato il massimo genio creatore della nostra letteratura, sfruttando potentemente le tecniche di espansione del lessico per mezzo di suffissi e prefissi. Il più caratteristico dei metodi usati da Dante per formare parole nuove è quello che produce verbi a partire da nomi o aggettivi, avverbi e pronomi, preceduti da in- e seguiti dalla desinenza verbale -are.

Segnalo alcuni di questi nomi:

Imparadisare (XXVIII, 3: «quella che ‘mparadisa la mia mente»: cioè Beatrice, colei che “mi fa toccare il cielo con un dito”, usa, non per primo, anche il verbo incielare: III, 97).

 Indiarsi, cioè “essere vicini a Dio” (IV, 28: «D’i Serafin, colui che più s’india»);

Indracarsi, cioè “diventare feroce come un drago” (XVI, 115-7: «L’oltracotata schiatta che s’indraca / dietro a chi fugge, e a chi mostra ‘l dente / o ver la borsa, com’ agnel si placa»: cioè “la schiatta tracotante [degli Adimari], feroce coi deboli e umile con chi mostra i denti o offre denaro”);

Infuturarsi, Pd XVII 98, nelle parole di Cacciaguida a D.: s'infutura la tua vita / via più là che 'l punir di lor perfidie, nel significato di " prolungarsi nel futuro ",

Inventrarsi (XXI, 84: “nascondersi in una cavità, in un ventre”);

Intuarsi emerge nel Terzo Cielo, farsi medesimo con la persona a cui si sta parlando, conoscendone pensieri e sentimenti come fossero i propri. [1] Par. 9.81: Già non attendere' io tua dimanda, / s'io m'intuassi, come tu t'inmii»;

Infuturarsi in Pd XVII 98, nelle parole di Cacciaguida a D.: s'infutura la tua vita / via più là che 'l punir di lor perfidie, nel significato di " prolungarsi nel futuro " ;

Indracarsi (diventare feroce come un drago) è un termine che Dante utilizza verso gli Adimari, la famiglia che si prese alcuni dei beni confiscati al poeta durante l’esilio;
Insemprarsi (durare per sempre) e ad essere il padre di tutti noi;
Inmiarsi (immedesimarsi in me);
Indiare (innalzare a livello divino);
Inleiarsi (compenetrarsi in lei);
Insusarsi (innalzarsi);
Insemprarsi (durare eternamente)....

martedì 25 marzo 2025

Giornata Mondiale della Poesia 21 Marzo 2025

 

Abbiamo festeggiato in Craft la Giornata mondiale della Poesia con Laboratori e lettura di poesie, grazie a Lorenza Colicignio e Tonino Lane

venerdì 21 marzo 2025

Poesie di Primavera

 Buona primavera! Che sia una primavera di rinascita per tutta l'umanità, che rifioriscano i diritti di uguaglianza, democrazia, solidarietà, dignità, libertà, giustizia, fraternità… 

Le mie poesie

Son sbocciate le primule

Son sbocciate le primule

al  primo tepor del sole,

a romper le crepe della terra,

che svela il suo prodigio,

lievitando dal suo grembo

sogni di primavera.

Riflessi di nuova vita

nel vento tenue di marzo,

una carezza all’anima

a scompigliar  pensieri,

a lenir le ferite

nell’ombra della solitudine.

Son sbocciate le primule,

un sospiro tra l’erba verde,

a cercar una ragione

oltre ogni contraddizione,

tra la notte e il giorno,

tra la presenza e l’assenza,

tra la vita e la morte.

Un alito di speranza,

a cercar un’incognita nascosta

nel profumo dell’amore,

tra i ricordi del cuore,

di un perduto amore.  


Pioggia

Gocce di pioggia sui vetri,

segni di tremule righe,

scorrono come pensieri.

 

Han riflessi di luce  e di ombre,

lieve carezza all’infinito

di  quel cielo così indifferente.

Gocce di pioggia sui vetri

scivolano via leggere

come sabbia del tempo

tra l’eco di arcani silenzi…

E il rumore di pioggia

è già profumo di fiori! 


 Primavera

La primavera dipinge

di giallo, di verde e di rosa

il grigio del cortile;

l’azzurro del cielo

sparge  nuvole rosa

sui peschi in fiore.

Nel risveglio della natura

il trionfo della vita sulla morte,

il senso profondo della vita.

Una lucciola  di speranza

tende un filo invisibile,

fiorisce una dolce illusione.

Petali dispersi

nel  sabato del villaggio,

pensieri sparsi

nel giardino dell’anima,

frammenti di vita

nella clessidra dei ricordi,

impronte disperse

nelle stagioni della vita.

E non poteva mancare una poesia di 

Gianni Rodari - 21 marzo

La prima rondine

venne iersera

a dirmi: “È prossima

la Primavera!

Ridon le primule

nel prato, gialle,

e ho visto, credimi,

già tre farfalle”.

Accarezzandola

così le ho detto:

“Sì è tempo, rondine,

vola sul tetto!

Ma perché agli uomini

ritorni in viso

come nei teneri

prati il sorriso

un’altra rondine

deve tornare

dal lungo esilio,

di là dal mare.

La Pace, o rondine,

che voli a sera!

Essa è per gli uomini

la primavera”.